Putin si fa una residenza grande quanto il Portogallo. Fra i monti Altai

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Luglio 2015 - 18:11 OLTRE 6 MESI FA
Putin si fa una residenza grande quanto il Portogallo. Fra i monti Altai

La zona dei monti Altai

MONTI ALTAI, SIBERIA – Il presidente russo Vladimir Putin si è ritagliato una nuova residenza grande quanto il Portogallo fra i monti Altai. Gli Altai (montagne d’oro), incastonati tra la Mongolia, la Cina e il Kazakistan, sono uno degli angoli più remoti e suggestivi della Russia. Ed è qui, a 4mila chilometri da Mosca, che Putin ama rifugiarsi quando può. Così ha deciso di costruire l’ennesima residenza di Stato: l’Altai Compound, un resort a due piani inaugurato nel 2013 e circondato da un’aerea recentemente privatizzata grande quanto il Portogallo.

La zona è protetta anche dalla Federal’naja služba bezopasnosti, l’ex Kgb: possono entrare solo Putin, la Gazprom (e Berlusconi). Infatti l’ex premier è stato ospite del presidente russo lo scorso giugno: hanno pescato, passeggiato lungo il fiume e, tra cucina tipica e danze tradizionali, si sono immersi nella cultura locale.

La presenza dei servizi segreti è motivata anche dall’importanza strategica di questa remota regione per le politiche energetiche della Russia: è da queste alture che passerà il gas destinato al mercato cinese. Ma il gasdotto rischia di rovinare questi luoghi incontaminati e il loro patrimonio archeologico, perché è da qui che transitarono le grandi migrazioni indoeuropee del tardo Neolitico. Nelle valli del Karakol e dell’Ursul, dove passerà il gasdotto, sono stati censiti più di 5 mila reperti archeologici. A denunciare questi scempi è stato tre anni fa un piccolo giornale locale, “LIStok”, prontamente messo a tacere dall’entourage di Putin.

Ma la costruzione del gasdotto porrà fine all’isolamento della regione: nel 2012 è stato completato grazie agli investimenti di Gazprom l’aeroporto di Gorno-Altaysk, che ha messo fine al secolare isolamento di una Repubblica ancora oggi non raggiunta dalla ferrovia. Non solo: strade e ponti sono stati ricostruiti, in tutte le case sono stati portati gas, luce e servizi igienici e l’azienda assumerà dipendenti locali per la manutenzione del condotto, provvedendo a formarli. Inoltre portavoce di Gazprom assicurano che il rispetto del paesaggio e della sua sacralità saranno una priorità.