Usa, nuove misure antiterrorismo negli aeroporti: a rischio l’arrivo dei sigari cubani dall’Europa

Pubblicato il 16 Dicembre 2010 - 05:57 OLTRE 6 MESI FA

La lotta al terrorismo da un mese a questa parte ha preso una piega inaspettata negli Stati Uniti, perché se un terrorista yemenita non può più spedire pacchi negli Usa, un intenditore di sigari non può più ricevere il suo pacco di cubani provenienti dall’ Europa.

Questo è uno dei risvolti che ha comportato l’approvazione di nuove misure sulla sicurezza americana. Le nuove disposizioni, che aumentano le restrizioni su pacchi che giungono negli Stati Uniti tramite aerei cargo, hanno portato ad un considerevole aumento della confisca di sigari cubani.

L’incremento maggiore di sequestri si è avuto all’aereoporto di O’Hara a Chicago, dove prima delle nuove norme in due settimane venivano confiscati in media 2 mila sigari. Adesso, in seguito alle nuove procedure più di 100 mila sigari cubani (il cui commercio è illegale dall’embargo su Cuba del 1963 negli Stati Uniti) sono stati confiscati nelle ultime due settimane.

“Queste nuove regole rendono il commercio più complicato”, ha detto un portavoce dell’ufficio della dogana americana.

L’ introduzione di queste nuove procedure è avvenuta dopo che è stato sventato un attacco terroristico da parte di un gruppo di estremisti islamici yemeniti lo scorso ottobre. I terroristi avevano nascosto due bombe dentro alcune stampanti che erano destinate a due sinagoghe di Chicago che non erano più a quegli indirizzi.

Uno dei motivi principali per cui così tanti sigari sono stati sequestrati è la normativa per cui i pacchi internazionali non possono essere più spediti su aerei che trasportano passeggeri. Questo, dato il minor numero di aerei cargo, ha portato i fornitori Europei ad accumulare una scorta notevole di sigari prima di spedirli su un aereo merci. Così, una volta giunto in America, se viene trovato un pacco di sigari, sono immediatamente scoperti anche tutti gli altri pacchi che trasportano sigari.

Si pensa che più di 15 milioni di sigari cubani entrino illegalmente negli Stati Uniti ogni anno, e la maggior parte attraverso un paese “ponte”, che il più delle volte è europeo. Molte aziende che operano in questo settore sono quindi a conoscenza dell’embargo che vige sui prodotti cubani e rimborsano tutte le spese se i sigari non giungono a destinazione.

Adesso però il timore di molti internauti che quei sigari cubani, di cui anche John Kennedy era un estimatore prima di firmare lui stesso l’embargo su Cuba, vengano intascati dagli agenti della dogana piuttosto che essere inceneriti.