Attentato a Mosca: “Probabile matrice caucasica”. Medvedev instaura il regime speciale e mobilita i servizi segreti

Pubblicato il 25 Gennaio 2011 - 08:37 OLTRE 6 MESI FA

L'aeroporto Domodedovo

MOSCA –  Potrebbe essere stata una donna, con l’aiuto di un complice, a compiere l’attentato suicida che ha provocato ieri, 24 gennaio, 35 morti all’aeroporto Domodedovo di Mosca. Lo riferisce una fonte della polizia all’agenzia Ria-Novosti. Entrambi gli attentatori sarebbero morti, secondo la fonte. Ma le notizie a riguardo sono ancora incerte.

”L’esplosione è avvenuta quando la presunta kamikaze, con a fianco un uomo, ha aperto una borsa. L’uomo è stato decapitato dall’esplosione”, ha precisato la fonte. ”Non è da escludere che i terroristi intendessero lasciare la borsa con l’ordigno nella sala degli arrivi dello scalo e che l’esplosione sia avvenuta accidentalmente oppure che l’ordigno sia stato azionato con un telecomando a distanza”, ha precisato la fonte della polizia, che ha chiesto di rimanere anonima. Secondo alcune informazioni i due presunti terroristi sono stati condotti in aeroporto da un complice che poi ha aspettato in un’auto parcheggiata davanti allo scalo.

La matrice. Per quanto riguarda la matrice dell’attentato, è probabile si tratti di un atto dell’indipendentismo caucasico, secondo quanto ha detto una fonte della polizia all’agenzia Ria-Novosti. ”Le modalità sono quelle tradizionali dei terroristi provenienti dal Caucaso del Nord”, ossia da repubbliche ribelli musulmane come Cecenia, Daghestan e Inguscezia, ha detto la fonte, che ha chiesto di rimanere anonima.

Le forze di sicurezza hanno intensificato stamani i controlli nella metropolitana di Mosca, fermando e controllando i documenti in particolare delle persone con l’aspetto caucasico, dopo l’attentato di ieri all’aeroporto. Lo ha constatato l’ANSA sul posto.

Il fatto poi che sia stato preso di mira tra i quattro aeroporti moscoviti proprio quello di Domodevo, inaugurato nel 1965 e ristrutturato sotto la presidenza di Vladimir Putin,è un segnale di volontà di contrastare la modernizzazione e l’opera dell’ex agente Kgb, secondo quanto scrive l’analista internazionale Cerwyn Moore sul Guardian, che avverte: “Se gruppi legati all’indipendentismo caucasico saranno riconosciuti colpevoli dell’attentato, una risposta militare a breve termine potrebbe non essere sufficiente. La reazione delle autorità russe potrebbe essere di lunga durata e avere caratteri sia politici sia sociali”.

Le vittime straniere. Ci sono almeno sei stranieri, ma nessun italiano, tra le 35 vittime dell’attentato. Lo riferisce il ministero russo per le emergenze. Si tratta di due cittadini britannici, di un tedesco, un kirghizo, un tagiko ed un uzbeko. Finora sono stati identificati 25 corpi (quelli delle persone con addosso documenti), per gli altri sarà necessario il test del Dna. Del centinaio di feriti ancora ricoverati, la metà sono in condizioni serie o estremamente gravi. In buone condizioni invece l’italiano Rosario Romano.

Il presidente Medvedev. Intanto il capo di Stato Dmitri Medvedev ha incaricato il procuratore generale Yuri Chaika di supervisionare all’applicazione delle misure di sicurezza all’aeroporto di Domodedovo.

“Purtroppo abbiamo applicato da tempo quest’importante legislazione anti-terrorismo, ha detto Medvedev al quotidiano Vedomosti, Nonostante questo, ho dato incarico al procuratore di controllare che venga applicata correttamente. Quel che è successo dimostra che ci sono state delle evidenti violazioni nella sicurezza, considerata l’elevata quantità di esplosivo. Tutti coloro che sono anche minimamente responsabili della gestione dell’aeroporto saranno chiamati a rispondere dell’atttentato”.

Il presidente della Federazione russa ha stabilito un regime speciale di sicurezza in tutti gli aeroporti e nelle stazioni di treni in Russia. Per questo ha dato incarico al ministro dell’Interno di attuare procedure di sicurezza in collaborazione con l’Fsb, i servizi segreti.

Medvedev ha anche ordinato la creazione di un gruppo investigativo speciale che si occupi dell’attentato, coinvolgendo anche il sindaco di Mosca e il governatore della regione.

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