Russia, il Bolshoi ha ritirato gli spettacoli di due registi critici sulla guerra in Ucraina

Il Bolshoi di Mosca, in Russia, ha ritirato gli spettacoli di due registi che hanno esternato posizioni critiche contro la guerra in Ucraina.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2022 - 11:46 OLTRE 6 MESI FA
Russia, il Bolshoi ha ritirato gli spettacoli di due registi critici sulla guerra in Ucraina

Russia, il Bolshoi ha ritirato gli spettacoli di due registi critici sulla guerra in Ucraina (foto Ansa)

Il Teatro Bolshoi di Mosca ha ritirato gli spettacoli di due registi che hanno ufficializzato le loro posizioni contro la guerra in Ucraina. Questi registi, dopo le loro posizioni contro l’offensiva russa, hanno anche lasciato il Paese di Putin. 

Russia, Bolshoi ritira spettacoli 2 registi critici sulla guerra in Ucraina

Il Teatro Bolshoi di Mosca ha annunciato il ritiro dalla sua locandina delle rappresentazioni previste per maggio di due registi che hanno lasciato la Russia e che hanno pubblicamente comunicato la loro opposizione all’offensiva russa in Ucraina.

Chi sono i due registi che hanno dovuto lasciare la Russia ed il Bolshoi 

In un messaggio pubblicato oggi su Telegram, il prestigioso teatro ha annunciato che il balletto “Nureyev” di Kirill Serebrennikov e l’opera “Don Pasquale” di Timofey Kulyabin sarebbero stati sostituiti da altri spettacoli per le sei recite previste nei giorni festivi di maggio.

Regista e sceneggiatore russo Kirill Serebrennikov vive ora a Berlino. Alla fine di aprile, ha annunciato di aver recentemente lasciato la sua nativa Russia per una questione di “coscienza” e di aver criticato aspramente l’offensiva russa in Ucraina.

Noto per le sue creazioni audaci, il suo sostegno alle persone Lgbt+, l’artista è stato condannato nel 2020 per appropriazione indebita a tre anni di reclusione con sospensione della pena, con il divieto di lasciare la Russia.

Il suo balletto su Rudolf Nureyev ha trionfato al Bolshoi dalla fine del 2017. E questo nonostante i riferimenti all’orientamento sessuale dell’eroe in un contesto di accresciuto conservatorismo da parte delle autorità.

Anche Timoféï Kouliabine, giovane regista innovativo che lavora in particolare a Novosibirsk, ha lasciato la Russia per l’Europa e ha pubblicato diversi messaggi critici sul conflitto sui social network.