Russia: la sua moneta, i sui media e il suo Internet nelle zone occupate dell’Ucraina

di Caterina Galloni
Pubblicato il 15 Maggio 2022 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA
Russia: la sua moneta, i sui media e il suo Internet nelle zone occupate dell'Ucraina

Russia: la sua moneta, i sui media e il suo Internet nelle zone occupate dell’Ucraina FOTO ANSA

La Russia sta introducendo la propria moneta, media e servizi Internet nelle parti dell’Ucraina occupate dal suo esercito, in particolare nella città meridionale di Kherson. Secondo quanto riportato da bbc.com, l’Ucraina afferma che nella città la Russia potrebbe organizzare un referendum per capire se gli abitanti vogliono creare una “repubblica popolare” filo-russa separatista ma il voto sarebbe illegale e una farsa.

L’esercito russo ha occupato Kherson all’inizio di marzo, una settimana dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina.
E’ stata la prima grande città a cadere. Prima dell’invasione aveva una popolazione di 290.000 abitanti ma secondo l’ ex sindaco, da allora circa il 40% dei residenti è fuggito dalla città. Se la Russia mira a prendere l’Ucraina meridionale e stabilire un ponte terrestre verso la Crimea, la posizione di Kherson, alla foce del fiume Dnepr, sulla costa del Mar Nero, sarà fondamentale, afferma il ministero della Difesa britannico.
 

Quali cambiamenti ha apportato la Russia a Kherson?

 
Le autorità militari russe hanno estromesso dalla carica il sindaco eletto di Kherson. Ihor Kolykhaiev “non aveva collaborato” con le forze di occupazione, come ha affermato l’agenzia di stampa statale russa Ria. Al suo posto è stata insediata un’amministrazione filorussa sia per la città che per la regione circostante. L’accesso ai canali televisivi ucraini è stato bloccato e i fornitori di servizi Internet sono stati sostituiti con quelli russi. I residenti di Kherson sono stati esortati ad ascoltare le stazioni radio filo-russe. L’Ucraina afferma che l’obiettivo della Russia è quello di “rendere la loro falsa propaganda una fonte di informazione incontrastata”.
 
Il nuovo governo regionale sta inoltre eliminando gradualmente la valuta ucraina, la grivna, e introducendo il rublo russo. La transizione di quattro mesi è iniziata il 1 maggio, con le autorità che hanno vietato le consegne di denaro ucraino alle banche. A BBC News, i residenti di Kherson hanno detto che le autorità militari hanno iniziato a pagare le pensioni in rubli. In molti tuttavia stanno cercando di trovare piccoli modi per sfidare le forze russe, incluso lo scambio in grivna dei rubli che ricevono. 

La Russia prevede di tenere un referendum?

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha avvertito i residenti che la Russia mira a tenere un “cosiddetto referendum” nella regione di Kherson, riguardante la rottura con l’Ucraina e diventare invece una “repubblica popolare”. Ha esortato le persone a non fornire alle autorità russe alcun dato personale, come i numeri di passaporto, poiché potrebbero essere utilizzati per falsificare i voti.

Il ministero della Difesa britannico ha affermato, in un aggiornamento dell’intelligence ad aprile, che un referendum sarebbe un modo per la Russia di giustificare l’occupazione dell’Ucraina. Ma Kolykhaiev ha affermato che sarebbe illegale poiché Kherson fa  ufficialmente parte dell’Ucraina. Il presidente Zelensky ha affermato che rientra nei piani della Russia di frantumare l’Ucraina creando “pseudo-repubbliche” in tutto il paese.

In che modo la Russia ha cambiato la vita nelle regioni separatiste dell’Ucraina?

Il trattamento riservato dalla Russia a Kherson ha seguito lo stesso schema del suo approccio in Crimea, che ha annesso nel 2014, dopo un referendum dichiarato non valido dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Ha costruito un ponte tra la Crimea e la Russia meridionale, ha introdotto il rublo e ha eliminato gradualmente la grivna. E i media filo-russi ora nella penisola sono dominanti. Ma la situazione a Kherson è ancora più vicina a quella di due regioni dell’Ucraina orientale occupate dalle forze per procura russe poco dopo l’annessione della Crimea.

I capi fantoccio dell’est hanno creato le cosiddette repubbliche popolari, a Luhansk e Donetsk, dove usano il rublo e hanno dato alla popolazione dei passaporti russi. La Russia paga le pensioni e gli stipendi del governo, nelle scuole ai bambini viene insegnato un programma di studi russo. L’Ucraina ha protestato con Mosca per la “russificazione” dell’Ucraina orientale. Non vi è ancora alcuna ipotesi di annettere Kherson, solo di creare una repubblica popolare.
Votazioni simili a Luhansk e Donetsk, nel maggio 2014, sono state ampiamente respinte in quanto truccate e illegali.
Secondo alcune voci la Russia pianificherà ulteriori referendum nelle due regioni, per annetterle alla nazione.
L’Ucraina ha chiarito che tutti i voti falsi saranno nulli.