Russia. A Rostov scoperto focolaio di influenza suina, l’Italia trema?

Pubblicato il 17 Luglio 2010 - 18:27 OLTRE 6 MESI FA

E’ febbre suina africana in Russia. Scoperto a Rostov una nuova epidemia di influenza classificata in Europa come H1N1. La Commissione d’emergenza ha infatti deciso di mettere in quarantena gli animali del sesto distretto della regione russa.

E l’Italia trema. E’ noto che molti animali vengono importati dalla Est e tra questi potrebbero esserci anche i maiali. Quindi non solo cuccioli di cani di razza  maltrattati, costretti a viaggi estenuanti e poi venduti a caro prezzo con tanto di predigree.  

Della febbre suina scoppiata in Russia però nessuno ne parla. Non ci riguardano i maiali messi in quarantena perché hanno contratto il virus H1N1? Nessuno di questi animali finirà sulle tavole italiane affettato con tanto di melone, come richiede la stagione? Rimane il fatto che ancora non si conosce la portata del fenomeno. E soprattutto quanto e in che modo possa riguardare il nostro paese. Però tra gli italiani buongustai potrebbe venire il ragionevole dubbio: i maiali allevati in Italia bastano per tutti o si usano animali stranieri per accontentare il fabisogno nazionale e internazionale? 

Intanto il portavoce del ministero russo delle Situazioni di Emergenza ha confermato che il virus ha causato la morte degli animali negli allevamenti privati di Compound Parshikov in zona Tsimlyanskaya. In precedenza la febbre suina africana è stata registrata in 12 paesi di cinque distretti – Kamenskoye, Costantino, ottobre, Tarasovskaya e Dubovsky.