Russia, uomo sopravvive un mese prigioniero nella tana dell’orso: parti del corpo in decomposizione

di Caterina Galloni
Pubblicato il 28 Giugno 2019 - 07:10 OLTRE 6 MESI FA
Russia, uomo sopravvive un mese prigioniero nella tana dell'orso: parti del corpo in decomposizione

Russia, uomo sopravvive un mese prigioniero nella tana dell’orso: parti del corpo in decomposizione

MOSCA – Nella repubblica russa di Tuva, vicino al confine con la Mongolia, un uomo è stato aggredito da un orso che gli ha spezzato la schiena, lo ha trascinato nella sua tana e ricoperto di terra: per un mese Alexander ha pregato che l’orso non tornasse per sbranarlo. 

Quando i cacciatori si sono trovati davanti al corpo dell’uomo pensavano si trattasse di un cadavere mummificato e sono rimasti sbalorditi vedendo che era ancora vivo. 

Un video scioccante mostra il viso e il corpo di Alexander ricoperti di ferite e croste, la pelle cerea, mentre lui riesce a malapena ad aprire gli occhi.

Gli orsi bruni sono noti per la loro abitudine di seppellire parzialmente o completamente le loro prede e aspettare giorni prima di tornare sul posto. Secondo Ivan V. Seryodkin, dell’Accademia delle scienze russa, è un modo per tenere la preda nascosta agli altri animali e per consentire alla carne di decomporsi, così da essere più facile da addentare.

Alexander è sopravvissuto bevendo la sua urina e temeva che l’orso tornasse da un momento all’altro per sbranarlo. I medici dicono che ricorda il suo nome ma non il cognome né l’età, può muovere le braccia, ma è totalmente privo di forze:”Ha ferite gravi e parte del suo corpo si stava decomponendo. È un miracolo che sia riuscito a sopravvivere e che non sia stato sbranato”. (Fonte: Daily Mail)