San Francisco, turista inglese muore in vacanza tra le braccia del marito. Stroncata da un coagulo

di Daniela Lauria
Pubblicato il 8 Novembre 2019 - 05:27 OLTRE 6 MESI FA
San Francisco, turista inglese muore in vacanza tra le braccia del marito. Stroncata da un coagulo

Un selfie di Zoe Williams, morta in vacanza tra le braccia del marito

SAN FRANCISCO – Zoe Williams, 42enne britannica, è morta tra le braccia del marito mentre era in vacanza negli Stati Uniti: a provocare il decesso è stato un coagulo di sangue che si è rivelato fatale. Il giorno successivo all’arrivo a San Francisco, la donna aveva detto di essere stanca ma aveva attribuito la spossatezza al lungo volo e al jet lag.

La coppia, insieme al figlio, aveva in programma di assistere a una partita di football con i San Francisco 49ers ma la donna aveva difficoltà a camminare, come ha riferito Wales Online. Non sapeva che in realtà un fatale coagulo di sangue stava progressivamente peggiorando già prima che lasciasse il Regno Unito.

I medici statunitensi che l’hanno visitata hanno erroneamente collegato i sintomi a una malattia curabile di cui aveva sofferto 20 anni fa: la sindrome di Guillain-Barré un raro ma grave disturbo autoimmune che attacca le cellule del sistema nervoso e provoca debolezza, intorpidimento e formicolio. Con la cura corretta la maggior parte dei pazienti guarisce completamente, com’era stato per Zoe.

“Siamo sbarcati a San Francisco, arrivati in albergo e stava bene. Eravamo entusiasti di programmare il giorno successivo in cui saremmo andati a vedere la partita di football”, ha raccontato il marito. “Siamo usciti dall’albergo ma dopo 20-30 metri è crollata. Ha detto di essere stanca e che sarebbe tornata in albergo per riposare. Sembrava stare bene”.

Il terzo giorno di vacanza la coppia si è recata dal medico e Zoe ha iniziato la cura per la sindrome di Guillain-Barré, che tuttavia prima che funzioni richiede del tempo. Nei giorni seguenti Zoe è peggiorata, ma voleva comunque sfruttare al massimo la vacanza da sogno. Racconta il marito: “Siamo andati a Pier 39 e ad Alcatraz e Zoe era sulla sedia a rotelle. Aveva i sintomi classici della sindrome di Guillain-Barré ma non voleva andare in ospedale. Si fidava dei medici di Heath a cui si sarebbe rivolta appena tornata a casa”.

Il giorno della partenza “al San Francisco Internation Airport Zoe è arrivata sulla sedia a rotelle perché non ce la faceva a camminare”. “Siamo saliti sull’aereo. Faceva caldo e i nostri posti erano proprio sul retro. E’ svenuta e il centro medico dell’aeroporto ci ha consigliato di non affrontare il volo e di far visitare Zoe da un medico”.

Scesi dal velivolo, la direzione dell’aeroporto ha sistemato la famiglia in un albergo, in una camera per disabili, ma nel corso della notte le condizioni di Zoe sono peggiorate ed è morta tra le braccia del marito prima dell’arrivo dell’ambulanza.

Fonte: Mirror