Abusi sessuali sui giocatori adolescenti, condannato l’ex coach Sandusky

Pubblicato il 9 Ottobre 2012 - 21:42 OLTRE 6 MESI FA
Jerry Sandusky

NEW YORK – Jerry Sandusky, ex braccio destro di Joe Paterno, coach della squadra di football americano della Pennsylvania State University, resterà in carcere a vita, condannato per aver abusato sessualmente di almeno dieci adolescenti, tra cui suo figlio adottivo.

La sentenza prevede infatti che Sandusky, che ha 68 anni, trascorra “tra i 30 e i 60 anni” in prigione. Cioè morirà dietro le sbarre.

”Il suo crimine non si limita a ciò che ha fatto fisicamente alle sue vittime, ma comprende anche l’aggressione che ha compiuto alla loro psiche, e alle loro anime”, ha detto il giudice John Cleland leggendo la sentenza. ”La condanna non è a secoli di prigione, anche se la legge lo consentirebbe”, ma senza dubbio, ha detto, il condannato ”resterà in cella per il resto della sua vita”.

A giugno Sandusky è stato giudicato colpevole di 45 dei 48 capi d’accusa sollevati contro di lui, dopo un processo per pedofilia che ha sconvolto l’America.

Otto delle sue vittime, che oggi sono maggiorenni, hanno testimoniato nel corso del dibattimento. L’accusa ha mostrato che Sandusky aveva creato un’associazione di assistenza a ragazzi con problemi, che però usava come proprio ‘terreno di caccia’-

L’allenatore avrebbe abusato dei ragazzi negli spogliatoi, sotto le docce, a casa sua, nelle camere d’albergo delle città in cui seguiva le trasferte dei ‘Nittany Lions’, la squadra di football della Penn State University.

Lo stesso coach Paterno è stato travolto dallo scandalo. Lo scorso novembre è stato costretto alle dimissioni per non aver denunciato gli abusi del suo braccio destro di cui era venuto in parte a conoscenza. Solo due mesi dopo, a 85 anni, è morto di cancro ai polmoni.

Tra le dichiarazioni delle vittime lette al processo, una parla dell’impossibilità di ”cancellare l’immagine del suo corpo nudo sul mio” e il fatto che ”il giorno che mi ha aggredito mi ha strappato l’infanzia”.

Alla lettura della condanna, Sanusky in lacrime ha continuato a ripetere di essere innocente, e di non aver commesso ”questi orrendi atti” di cui è stato accusato. Uno dei suoi avvocati, ha allo stesso tempo annunciato che presenterà appello contro la condanna entro dieci giorni.