Scambio totale di prigionieri tra Ucraina e Russia: è la prima volta nella storia a guerra in corso 

Il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, in un'intervista ha detto: "Il nostro Paese si sta avvicinando ad uno scambio 'tutti per tutti' con la Russia, ed è reale. Sì, in linea di principio ci stiamo avvicinando a questo".

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2023 - 17:33 OLTRE 6 MESI FA
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Uno scambio di prigionieri, foto Ansa d’archivio

Scambio totale di prigionieri tra Ucraina e Russa. I due paesi, stando a quanto detto dal capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov  in un’intervista a Rbc-Ucraina, si avvicinerebbero allo scambio totale dei prigionieri con la Russia.

Scambio totale di prigionieri tra Ucraina e Russa: è la prima volta nella storia a guerra in corso 

“Il nostro Paese si sta avvicinando ad uno scambio ‘tutti per tutti’ con la Russia, ed è reale. Sì, in linea di principio ci stiamo avvicinando a questo. Guardiamo di nuovo i numeri. Ad oggi, sono già stati scambiati più di 2.200 prigionieri. Si tratta di un caso senza precedenti nella storia: nessuno ha mai fatto una cosa del genere. Tutti gli scambi avvengono dopo la fine delle ostilità e non durante”, ha chiarito.

Ambasciatore cinese in Francia mette in dubbio la sovranità dei paesi ex sovietici

Fa intanto ancora discutere la dichiarazione dell’ambasciatore cinese in Francia, Lu Shaye che, in un ottimo francese, nella giornata di venerdì aveva messo in dubbio il fatto che gli ex paesi sovietici possano definirsi “nazioni sovrane”. Con questo termine, nel diritto internazionale si indica un paese a cui è riconosciuto giuridicamente il potere di governare in modo autonomo su un determinato territorio e sulla popolazione che vi abita. Queste le parole di Lu Shaye condannate da tutti, Unione Europea, Francia e paesi ex sovietici. “Questi paesi dell’ex Unione Sovietica non hanno uno status effettivo ai sensi del diritto internazionale perché non esiste un accordo internazionale che confermi il loro status di nazioni sovrane”. 

E la Cina, dopo la bufera mediatica, ha chiarito di voler rispettare “lo stato di sovranità delle ex Repubbliche sovietiche”. A dirlo è stato il  portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning. A seguire il video con le parole di Lu Shaye.