Condono stile Usa: 6mila carcerati usciranno, sono troppi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Ottobre 2015 - 05:42 OLTRE 6 MESI FA
Sconto pena a 6mila carcerati: più grande rilascio negli Usa

Sconto pena a 6mila carcerati: più grande rilascio negli Usa

WASHINGTON – Le carceri sono sovraffollate e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha deciso di rilasciare circa 6mila detenuti per rimediare al problema. Un rilascio che ricorda l‘italiano indulto e che sarà disposto solo per i detenuti in carcere per reati legati alla droga che sono stati commessi negli ultimi 30 anni. Un’operazione di rilascio che è la più grande mai effettuata negli Stati Uniti.

Il Washington Post scrive che la metà dei detenuti sarà rilasciata tra il 30 ottobre e il 2 novembre. Non una scarcerazione vera e propria: i detenuti saranno agli arresti domiciliari e avranno un supervisore. Il provvedimento nasce per migliorare la situazione di sovraffollamento dei carceri statunitensi e risponde anche alla sentenza della Commissione americana che lo scorso anno aveva ridotto le pene per i reati legati alla droga, un cambiamento che così diventa retroattivo.

Al momento saranno circa 6mila i detenuti rilasciati, ma secondo le stime del quotidiano sono 46mila dei 100mila condannati per reati di droga a poter godere di questo sconto di pena. Mary Price, consigliere generale del Families Against Mandatory Minimums, ha commentato: “Il numero di persone che potrà beneficiare di questa operazione è eccezionale”.

Se infatti a fine ottobre 6mila detenuti torneranno a casa, tra il 1° novembre e il 31 ottobre 2016 saranno altri 8550 i detenuti a cui sarà possibile applicare lo sconto di pena poiché condannati per reati di droga, dove però non ci sono azioni violente, né collegamenti con gang e cartelli del narcotraffico. La Price ha dichiarato:

“Questo è un momento da ricordare. Durante gli ultimi anni i toni sulla discussione delle incarcerazioni sono cambiati drasticamente. Abbiamo realizzato che il nostro sistema punitivo è un approccio che non funziona nella lotta ai crimini di droga e ha prodotto solo ingiustizie”.