Silas Boston uccise coppia di inglesi nel 1978 dinanzi al figlio e…

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2016 - 05:24 OLTRE 6 MESI FA

SACRAMENTO – Nel 1978, il californiano Silas Duane Boston, ex skipper, uccise una giovane coppia di inglesi nei Caraibi a bordo della sua barca per godersi un viaggio in Belize: dopo 40 anni è stato arrestato, come riportato la settimana scorsa, ma ora emergono nuovi dettagli sulla macabra dinamica degli omicidi, rivelati in esclusiva dal Daily Mail.

Silas Duane Boston, che attualmente ha 75 anni, di Pomona, California, avrebbe picchiato i ragazzi, appeso sui loro corpi dei pesi, incappucciato le teste e poi scaricati in mare. Il suo amico Bryan Logsdon, 50 anni, afferma che Boston, nel corso di un viaggio nei primi anni ’90, si vantava degli omicidi e riteneva “divertenti” le urla delle due vittime, Peta Frampton e Christopher Farmer, entrambi di 25 anni. Le affermazioni di Logsdon, fanno parte del procedimento penale nei confronti di Boston, che sarà processato il prossimo gennaio.

Gli investigatori dell’FBI hanno parlato anche con figli dell’ex skipper, Vince, 52, e Russell, 50 anni, la cui testimonianza appare nei documenti depositati presso la Superior Court di Sacramento.Tutti e tre i testimoni, hanno riferito agli investigatori che erano stati troppo spaventati da Boston per farsi avanti prima, citando una rete di misteriosi e oscuri contatti che, hanno sostenuto, avrebbe potuto nuocerli.

Vince e Russell, che quando la coppia è scomparsa erano a bordo della barca di Boston, affermano che il padre colpì Farmer con un manganello e nel tentativo di pugnalarlo al petto spezzò la punta di un coltello per sfilettare il pesce; Farmer lo supplicava, non capiva il perché del suo accanimento ma Boston, non pago, minacciò la Frampton con un fucile subacqueo.

I fratelli, che ora si sono allontanati e vivono in Stati diversi, alle autorità hanno anche rivelato che il padre ha legato mani e piedi dei ragazzi e incapucciato le teste con sacchetti di plastica. Vince afferma che il padre gli ordinò di controllare Frampton, rinchiuso nella notte nella cambusa del Justin B, ed entrambi i figli sostengono che il giorno successivo scaricò i corpi in mare; la Frampton, quasi nuda al momento del ritrovamento del corpo, sembra fu costretta a guardare il ragazzo mentre annegava e si sentivano le urla mentre lei stessa stava morendo in acqua.

Vince e Russell, hanno detto separatamente all’Fbi che Boston controllò l’orologio “tre o quattro minuti dopo aver lanciato la coppia fuori bordo” prima di rivolgersi a loro e dire, “Ok, per la società sono morti”.

I corpi ormai decomposti dei due giovani, furono ritrovati in mare, vicino al villaggio di pescatori di Punta de Manibique, in Guatemala, l’8 luglio del 1978: morsi dai pesci, irriconoscibili al punto che fu possibile identificarli solo attraverso le impronte dentali inviate nel Regno Unito. Nel tentativo di sviare le indagini dell’autorità, afferma il figlio Russel, Boston aprì col vapore una lettera di Frampton indirizzata ai disperati genitori che non avevano più notizie ed erano preoccupati per la loro sorte.

Sembra che Boston si sia anche lamentato con Logsdon, poiché “quando si gettano i cadaveri in acqua prima è sempre meglio sventrarli così non riemergono”. Gli agghiaccianti nuovi dettagli degli omicidi, sono emersi dai documenti depositati dopo l’arresto di Boston, il 2 dicembre, in un convalescenziario di Paradise, in California. L’uomo, nel corso dell’udienza si è dichiarato innocente e l’arresto è a seguito dell’indagine dell’Fbi sulla scomparsa della moglie Mary Lou nel 1968, di soli 23 anni.

Secondo Logsdon, Boston gli raccontò di aver portato la madre dei suoi figli in campagna, l’avrebbe fatta uscire dalla macchina e poi le avrebbe sparato. Si sarebbe vantato di aver “ucciso la puttAna” dopo che lei aveva chiesto il divorzio: “corri, puttAna” le ordinò prima di aprire il fuoco, poi gettò il corpo in un torrente. “Nessuno la troverà, nemmeno tra un milione di anni”, riferì il californiano al suo amico.

Russel e Boston, inizialmente furono sentiti per la scomparsa della madre ma poi parlarono dell’episodio del ’78 quando erano sulla barca del padre, insieme a Frampton e Farmer.
Durante lo stesso viaggio, Boston, che ha anche una figlia, Victoria, e un terzo figlio di nome Justin, avrebbe minacciato di ucciderli se avessero aperto bocca su quanto era accaduto.
Boston, che ha trascorso gran parte degli ultimi trent’anni tra Laguna Beach nel sud della California e il nord del Messico, con Logdson si vantò degli omicidi nel corso di un viaggio nei primi anni ’90. Secondo l’uomo ne parlava con noncuranza e “rideva di gioia” all’idea di averla fatta franca.

Boston è ora rinchiuso nel carcere di Sacramento County con l’accusa di tre omicidi: Farmer, Frampton e la moglie Mary Lou. Logdson ha riferito che il 75enne ex skipper gli aveva confidato di aver tagliato la gola a un’altra coppia, sempre in Belize, ma che le autorità non erano in grado di accusarlo, poiché non avevano trovato le prove.

Seppure non confermato, pare che Boston abbia detto di aver sparato a cinque spacciatori a Sacramento, dopo che un’amica era stata da loro violentata. Ma le autorità hanno trovato prove del coinvolgimento di Boston in un incidente a Sacramento, con omissione di soccorso, il 10 giugno 1972, in cui investì e uccise Marshall Williams.