Siria. L’attentato a suo cognato fu voluto da Assad. Voleva la guerra civile

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Dicembre 2014 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA
Siria. L'attentato a suo cognato fu voluto da Assad. Voleva la guerra civile

Siria. L’attentato a suo cognato fu voluto da Assad. Voleva la guerra civile

ROMA – Siria: bomba dei ribelli che uccise cognato di Assad fu complotto interno, WSJ. La bomba esplosa negli uffici del palazzo dei Servizi Segreti siriani a Damasco nel luglio del 2012 che uccise il cognato di Bashar Assad e altri tre funzionari e rivendicata con orgoglio dalle milizie ribelli, fu in realtà, un “inside job” come scrive Sam Dagher sul Wall Street Journal, un lavoro sporco maturato all’interno del regime stesso in quel momento sull’orlo del disfacimento.

Non che ipotesi di complotto interno non fossero mai state avanzate: l’inviato speciale del WSJ può ora raccogliere le testimonianze dirette di una dozzina di interlocutori, inclusi passati e presenti funzionari del governo di Assad, leader dell’opposizione, attivisti e ribelli: tutti concordano con la spiegazione di un complotto interno frutto della spaccatura, due anni fa, che opponeva intransigenti e inclini alla negoziazione.

Secondo l’ex generale dell’esercito siriano Manaf Tlass, riparato oggi a Parigi, Assef Shawkat, cognato di Assad e generale anch’egli, fu ucciso nell’attentato falsamente attribuito ai ribelli perché disponibile a instaurare un dialogo con le fazioni moderate e per evitare la guerra civile: “Bashar non fu mai convinto a fare vere riforme ma scelse invece di distruggere il paese piuttosto che lasciare il potere. Ha venduto la Siria all’Iran“, sostiene ora il generale Tlass, anche lui destinatario di un pacco esplosivo da cui si è salvato.

L’attentato, al quarto giorno di scontri con i ribelli, fu salutato dai gruppi di opposizione ma anche dall’amministrazione Usa che si attivò ad ogni livello in vista di un cambio di regime, come l’inizio della fine di Assad. In realtà quell’attentato segnò il punto di svolta nella guerra civile siriana sfociato in una nuova sanguinosissima fase che consentì ad Assad di restare incollato al potere. Ogni voce dissenziente fu ridotta al silenzio e nel giro di un anno le forze fedeli ad Assad avrebbero utilizzato le armi chimiche per puntellare il regime.