Siria, Barack Obama: “Deciso per attacco, chiederò l’ok al Congresso”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2013 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA

Siria, il mondo aspetta Barack Obama. Ma "non annuncerà un attacco imminente"SIRIA – Siria, Barack Obama annuncia: “Sono pronto a dare l’ordine di un attacco” e “sono deciso per un’azione militare” ma “chiederò il via libera al Congresso degli Usa”.  Il voto del Congresso sull’uso della forza in Siria si terrà dopo il 9 settembre, alla ripresa dei lavori del parlamento americano.

Il Presidente degli Usa parla davanti a tutto il Pianeta della crisi siriana mentre tutto il mondo è fermo temendo una nuova guerra, anche dopo il no all’attacco della Gran Bretagna.

“L’attacco del governo siriano con armi chimiche è stato un assalto alla dignità umana”. “Ho deciso che gli Stati Uniti devono intervenire contro il regime di Assad”, ha detto Barack Obama parlando dell’attacco alla Siria dalla Casa Bianca.

“Sono pronto a dare l’ordine per intervenire”, ha aggiunto il presidente Usa, ricordando le oltre mille vittime, tra cui centinaia di bambini. “Cercherò l’autorizzazione per intervenire dai rappresentanti dei cittadini americani al Congresso. Il dibattito ci deve essere perché la decisione è troppo importante. Siamo pronti ad andare avanti come un’unica nazione”, ha aggiunto. “L’attacco Usa alla Siria potrebbe essere domani, fra una settimana o un mese e sarà limitato nella portata”, ha concluso il presidente degli Stati Uniti.

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Intanto gli Stati Uniti hanno inviato nel Mediterraneo orientale una sesta nave da guerra. Ai cinque cacciatorpedinieri armati con missili da crociera, si è affiancata la “San Antonio”.

Nel frattempo gli ispettori Onu hanno lasciato Damasco diretti in Libano, poi sono partiti con un jet dall’aeroporto di Beirut: domenica incontreranno il segretario generale Ban Ki-Moon. Le Nazioni Unite, comunque, “non si ritirano” dalla Siria: il migliaio di dipendenti incaricato del lavoro umanitario resterà nel Paese. Lo ha annunciato il portavoce dell’Onu Martin Nesirsky.

Fonti della sicurezza siriane hanno affermato alla tv Al Arabiya di aspettarsi un attacco “in ogni momento”, aggiungendo però che le forze siriane sono “pronte a rispondere”. A Damasco testimoni riferiscono che la situazione è tranquilla, i negozi sono aperti e il traffico è normale.

Intanto, domenica è previsto il summit della Lega Araba su questa crisi. E, secondo il rappresentante permanente egiziano presso la Lega, Amr Atta, non darà “alcun via libera per un intervento militare in Siria” e “affermerà che serve” una soluzione politica del conflitto

L’Iran è pronto a difendere Damasco da ogni aggressione. Lo ha sottolineato il presidente della Commissione Sicurezza Nazionale e Politica Estera del parlamento di Teheran, Alaeddin Boroujerdi, in una nota diffusa prima del suo arrivo in Siria. Nel comunicato, Boroujerdi ha sottolineato che un eventuale intervento armato contro il regime di Damasco “incendierà” la regione e “l’entità sionista e l’Occidente” ne pagheranno “per primi” le conseguenze. Il presidente della Commissione ha quindi condannato la campagna mediatica “su larga scala” finalizzata a lanciare un attacco contro la Siria, parlando di “guerra psicologica e di segnale di stupidità” che riflette “la debolezza degli Usa”.