MOGADISCIO (SOMALIA) – Due potenti esplosioni sono avvenute davanti al ministero degli interni a Mogadiscio e il gruppo estremista islamico al Shabab [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] ne ha prontamente rivendicato la responsabilità, mentre l’attacco è ancora in corso. Secondo fonti di polizia ci sono almeno nove morti.
Le forze di sicurezza somale sono riuscite a porre fine all’attacco contro il ministero degli Interni, uccidendo i tre miliziani che si erano asserragliati all’interno dell’edificio. Lo ha riferito il capitano Mohamed Hussein, aggiungendo che al termine di un’operazione durata quasi due ore, sono state soccorse decine di persone che erano nel ministero e che loro malgrado sono state coinvolte nell’attacco già rivendicato dagli al Shabaab.
Secondo quanto ha riferito il capitano di polizia Mohamed Hussein, l’attacco è iniziato quando un attentatore suicida alla guida di un’autobomba si è scagliato contro i cancelli del ministero degli Interni, che sorge vicino al palazzo presidenziale. Il suono di ambulanze si è rapidamente diffuso in tutta la zona, mentre i militari hanno aperto il fuoco per disperdere i passanti e allontanare gli automobilisti.
I militanti del gruppo al Shabab prendono di mira spesso obiettivi di alto profilo nella capitale. Tra l’altro sono ritenuti responsabili dell’esplosione del camion bomba che lo scorso ottobre ha causato la morte di oltre 500 persone, nell’attacco più sanguinoso nella storia della Somalia.