Usa, George Washington debitore con una biblioteca da 200 anni

Pubblicato il 21 Aprile 2010 - 08:06 OLTRE 6 MESI FA

Un prestito in biblioteca lungo 221 anni. Lo ha contratto un lettore d’eccezione, il primo presidente degli Stati Uniti, George Washington, che a quanto pare, nonostante la sua leggendaria irreprensibilità, non restituì due libri alla prima biblioteca pubblica di New York. Per questo da oltre due secoli a questa parte è considerato moroso dalla New York City Library.

Lo ha rivelato la Cnn, che è risalita ai documenti originari di quel prestito, contratto il 5 ottobre 1789. Il primo presidente degli Stati Uniti quel giorno prese in prestito due libri contenenti dissertazioni di diritto internazionale e dibattiti parlamentari. E’ quanto risulta da un registro ingiallito trovato in una cantina di New York: nel volume sono riportati, in bella grafia, i libri “in uscita” dalla Biblioteca, la data corrispondente e i nomi di coloro ai quali sono stati prestati.

Accanto ai volumi intitolati “Law of Nations’ (‘La Legge delle Nazionì) e “Common Debates” (‘Dibatiti Pubblicì) è riportata la data 5 ottobre 1789 e il nome di colui a cui i due volumi sono stati prestati: “President”. Dato che New York era in quei mesi la capitale degli appena nati Stati Uniti d’America, sia gli storici sia gli esperti librai sono concordi nel ritenere che quei due volumi siano andati a George Washington. In base al regolamento della New York City Library, il presidente li avrebbe dovuti restituire entro e non oltre il 2 novembre del 1789. Se non lo avesse fatto, avrebbe dovuto pagare una penale di 2 pence al giorno.

Non lo fece. La penale, così, è cresciuta negli anni e secondo stime fatte dalla New York Society Library, mantenendo i parametri di allora l’ammontare totale della somma dovuta sarebbe oggi di circa 3.000 sterline, pari a 4.577 dollari. Subito dopo, gli Stati Uniti decisero di spostare la capitale a Philadelfia, e successivamente a Washington. Anche per questo il presidente con ogni probabilità si dimenticò del prestito. Che è tornato alla luce in questi giorni in seguito ad un lavoro di archivio deciso dalla Biblioteca di New York, che sta ricollocando in forma digitale tutti i suoi volumi. “Il Volume 12 (Common Debates) continua a mancare”, è scritto nel registro della Biblioteca. L’assistente capo librario della Biblioteca, Jane Goldstein, ha precisato alla Cnn che nessuno sa chi possa averlo o dove possa essere finito. E nei documenti non si fa alcun cenno al nome di colui a cui il volume andò in prestito.