Polinesia, il velista scomparso forse è stato divorato dai cannibali

Pubblicato il 17 Ottobre 2011 - 19:48 OLTRE 6 MESI FA

Stefan Ramin (Foto dal Daily Mail)

ROMA, 17 OTT – Sarebbe stato divorato dai cannibali Stefan Ramin, velista tedesco di 40 anni, scomparso nel 2008 a Nuku Hiva, isoletta della Polinesia, in mezzo all’Oceano Pacifico.

Secondo il Daily Mail Stefan, impegnato nel giro intorno al mondo con la fidanzata Heike Dorsch, sarebbe attraccato insieme alla compagna all’isola e lì avrebbe deciso di sperimentare la tradizionale caccia alla capra, inolotrandosi nella foresta insieme alla guida Henri Haiti. Da lì non sarebbe più tornato.

Haiti invece si è presentato a Heike dicendole che Stefan era stato vittima di un incidente e che aveva bisogno di aiuto.  A quel punto secondo il proprio racconto, Heike sarebbe stata legata ad un albero e violentata, fino a che non sarebbe riuscita a liberarsi e a dare l’allarme.

A quel punto una squadra di poliziotti si è inoltrata nella foresta e dopo una settimana di ricerche ha trovato in una valle isolata i segni di quel che sembra un “banchetto” in piena regola.

Secondo la Bild gli agenti avrebbero trovato, sparsi in una vasta area, i vestiti sparpagliati dell’uomo, le ceneri di un falò, e alcuni resti umani tra cui denti e del metallo fuso, probabilmente un’otturazione.

Ad infittire il giallo è la scomparsa di Henri Haiti. Ora a dargli la caccia si sono messi anche i soldati del contingente francese.

Intanto i resti umani trovati sono stati spediti a Papeete, capitale della Polinesia francese, e da lì verranno inviati a Parigi, dove saranno sottoposti al test del dna per capire se appartengano davvero a Stefan.

Nuku Hiva fa parte dell’arcipelago delle isole Marchesi. In passato sono stati registrati nell’area diversi casi di cannibalismo, ma la pratica sembra essere stata abbandonata da alcuni decenni.