JOHANNESBURG, 22 APR – Il presidente sudafricano Jacob Zuma, 70 anni, ha sposato la notte scorsa la sua quarta moglie, Gloria Bongi Ngema, con una cerimonia tradizionale nel villaggio di campagna dove e' nato, nella provincia orientale del KwaZulu-Natal. E' il sesto matrimonio in totale, il terzo negli ultimi quattro anni del presidente, la cui poligamia, per quanto legale, non manca di sollevare polemiche. ''Zuma ieri ha sposato Bongi Ngema con la cerimonia tradizionale dell' 'umgcagco' nella sua casa di Nkandla, nel KwaZulu-Natal'', ha reso noto il suo ufficio in un comunicato diffuso oggi dai media sudafricani.
Alla cerimonia nuziale e' seguita una festa con danze tradizionali zulu, mentre oggi c'e' l' 'umabo' ''nel quale la sposa copre di doni la famiglia dello sposo'', si legge nel comunicato. La coppia di lunga data ha gia' un figlio di sette anni. Al matrimonio di ieri sera erano presenti le altre tre mogli del presidente. In totale Zuma ha 21 figli, avuti dentro e fuori i matrimoni. Il matrimonio con Bongi – una nota donna d'affari, che gia' in piu' occasioni ha accompagnato il presidente in viaggi ufficiali all'estero nel ruolo informale di first lady – e' il secondo da quando Zuma e' divenuto presidente nel 2009. In totale si e' sposato sei volte ma una delle mogli, Kate Mantsho-Zuma, e' morta suicida nel 2000 e un'altra – l'attuale ministra degli Affari interni Nkosazana Dlamini-Zuma – ha divorziato da lui nel 1998. Le altre mogli sono Gertrude Sizakele Khumalo, sposata nel 1973; Nompumelelo Ntuli, sposata nel 2008; e Thobeka Madiba, sposata nel 2010.
L'ennesimo matrimonio – del resto probabilmente non l'ultimo: secondo notizie di stampa, Zuma avrebbe versato gia' nel 2002 la 'lobola', la dote tradizionale, a un'altra fidanzata, una principessa dello Swaziland; e almeno altre due donne da cui ha avuto figli, fra cui Sonono Khoza, figlia del presidente della squadra di calcio degli Orlando Pirates, sarebbero in lista d'attesa – ha rinfocolato le polemiche e i dibattiti sulla poligamia. Consentita dalla nuova Costituzione adottata dopo la fine nel 1994 del lungo regime di apartheid bianco, la pratica e' esaltata da settori dell'africanismo nazionalista come parte della tradizione culturale di molte popolazioni africane, zulu in testa. La poligamia e' invece criticata dalla maggioranza della popolazione. Un sondaggio del 2010 ha rivelato che quasi tre quarti dei sudafricani (e l'83% delle donne) la disapprova. Il fenomeno del resto ha una rilevanza assai limitata nel Paese piu' occidentalizzato e con la piu' forte economia del continente. Secondo una ricerca della South African Demographic and Health Survey, citata ieri dal settimanale 'Mail&Guardian', nel 1998 solo il 6,8% delle donne faceva parte di una famiglia poligama, e questa percentuale e' scesa al 3,9% nel 2010. Ma oltre alla polemiche culturali, molti hanno puntato il dito sui costi crescenti per lo Stato per le spese della sempre piu' allargata famiglia presidenziale. Da quando e' entrato in carica Zuma, questa voce del bilancio statale e' raddoppiata superando i due milioni di dollari.