C’é un pigiama blu donato da Berlusconi fra i regali che il presidente sudafricano Jacob Zuma ha ricevuto e che ha dovuto alla fine dichiarare, adeguandosi con otto mesi di ritardo a quanto prescrive la legge. La notizia é stata diffusa da tutta la stampa sudafricana, che sembra aver trovato molto divertente il regalo del presidente del consiglio italiano.
Zuma avrebbe dovuto dichiarare le sue proprietà, i suoi interessi e i regali ricevuti da sostenitori, amici o finanziatori, nonché quelli ricevuti durante visite di Stato all’estero, entro 60 giorni dall’insediamento, cioé al più tardi otto mesi fa, secondo quanto prescrive il codice di condotta per chi ricopre cariche pubbliche. Ma lo ha fatto solo la settimana scorsa, sotto la pressione crescente dell’opposizione e della stampa, che ha iniziato a pubblicare articoli e inchieste sulle proprietà degli uomini politici.
Fra i regali ‘diplomatici’ ricevuti da Zuma, ci sono un servizio da té e un paralume donati da Michelle Obama, la moglie del presidente americano Barack Obama; un tappeto dal presidente egiziano Hosni Mubarak; sigari e liquori dall’ambasciatore cubano. Ma quello che ha colpito di più l’immaginazione delle redazioni, e ha fatto i titoli, sono stati i regali di Silvio Berlusconi quando Zuma ha partecipato al G8 all’Aquila l’anno scorso.
Oltre al pigiama blu, secondo l’elenco fatto dal Mail & Guardian online, due set di lenzuola, due giacche, due paia di occhiali da sole, due borse di pelle e una cravatta. Sul blog del settimanale, tradizionale terreno di confronto fra sostenitori di Zuma e suoi detrattori, si moltiplicano commenti divertiti. Ad esempio: “Che spreco. Gli uomini zulu (l’etnia del presidente) non mettono il pigiama”.