Sudan: niente condanna a morte per Noura, la sposa bambina che ha ucciso il marito che la stuprava

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Giugno 2018 - 12:33 OLTRE 6 MESI FA
Sudan: niente condanna a morte per Noura, la sposa bambina che ha ucciso il marito che la stuprava

Sudan: niente condanna a morte per Noura, la sposa bambina che ha ucciso il marito che la stuprava

KARTHOUM – Noura Hussein, la sposa bambina condannata a morte in Sudan per aver ucciso il marito che l’aveva stuprata, non sarà giustiziata, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] ma dovrà comunque scontare una condanna a cinque anni di carcere.

I giudici hanno trasformato la pena capitale comminata nei confronti della ragazza in una condanna a 5 anni di carcere, di cui 10 mesi già scontati. Noura, data in sposa dai genitori a 16 anni al cugino, è in carcere dal 3 agosto del 2017. Per la sua salvezza si erano mobilitate anche tre agenzie delle Nazioni Unite e Amnesty International, che avevano scritto al presidente sudanese Omal al Bashir per chiedere la grazia. Molte anche le petizioni lanciate in tutto il mondo all’indomani della sentenza di primo grado.

Tra le organizzazioni che si sono mobilitate, anche Italians for Darfur, che ha raccolto un milione e 400 mila firme in calce ad un appello per salvare la giovane, che rischiava l’impiccagione. Il presidente dell’organizzaizone, Antonella Napoli, ha accolto con soddisfazione la sentenza:  “L’avvocato Ishag Ahmed Abdulaziz – ha detto – ci ha comunicato che l’appello per Noura Hussein è stato parzialmente accolto, con l’annullamento della condanna a morte emessa in primo grado. Siamo felici che la sua vita sia salva – prosegue la presidente di Italians for Darfur -, ci siamo battuti per questo e la pressione internazionale ha pesato tantissimo sulla decisione della Corte di appello di Ondurman. Ora, dopo questo importante risultato, attendiamo fiduciosi l’esito del ricorso alla Corte Suprema che gli avvocati del team di Noura ci hanno assicurato sarà depositato al più presto”. E i legali della ragazza sono pronti a continuare la battaglia giudiziaria “fino a quando non sarà dichiarata innocente”.