ROMA – “I nostri referenti di ‘Sudan change now’ ci hanno confermato che le autorità sudanesi hanno rilasciato Meriam Yeya Ibrahim Ishag”: è quanto scrive sulla pagina Facebook di ‘Italians for Darfur’ la presidente dell’associazione, Antonella Napoli. La donna è stata trasferita in un luogo sicuro, ha aggiunto.
“La donna sudanese di religione cristiana scarcerata lunedi dopo essere stata condannata a morte per apostasia – sottolinea Napoli in un comunicato – e nuovamente fermata e trattenuta all’aeroporto di Khartoum mentre tentava di lasciare il Paese con il marito Daniel Wani e i due figli, è stata trasferita in un luogo sicuro dagli stessi Servizi segreti che l’avevano bloccata e sottoposta a un lungo interrogatorio”.
“Anche il dipartimento di Stato Usa ha assicurato – conclude la presidente di Italians for Darfur – che le autorità dopo aver sentito Meriam e il marito per diverse ore per questioni legate ai loro documenti l’hanno lasciata andare perchè non era formalmente in arresto. Sulla vicenda sono intervenute rappresentanze diplomatiche, tra cui quella italiana che è intervenuta subito dopo il fermo per accertare cosa fosse avvenuto e per velocizzare il suo rilascio “.