Talebani casa per casa di chi lavora con la Nato: la testimonianza del rifugiato ora in Italia

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 25 Agosto 2021 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA
Talebani casa per casa di chi lavora con la Nato: la testimonianza del rifugiato ora in Italia

Talebani casa per casa di chi lavora con la Nato: la testimonianza del rifugiato ora in Italia (Foto d’archivio Ansa)

I talebani in Afghanistan stanno girando casa per casa di chi lavora con la Nato. Arriva l’ennesima testimonianza, casomai ce ne fosse ancora bisogno, di quanto siano clementi i talebani con chi non la pensa come loro. Aldilà della retorica mostrata nella ormai celebre conferenza stampa, arriva l’ennesima testimonianza da parte di chi da Kabul e dintorni è riuscito a fuggire.

I talebani girano casa per casa di chi lavora con la Nato

“Sono contento di essere arrivato in Italia perché adesso i talebani girano casa per casa di chi lavora con Nato e Aisa. Gli italiani hanno fatto tanto per noi, è un piacere essere qui, siamo contenti, anche i miei figli. Io ringrazio per tutto i militari e l’Esercito italiano che ci hanno aiutati ad uscire”.

È una delle testimonianze di uno dei rifugiati afghani in quarantena nella base logistica dell’Esercito a Colle Isarco, in Alto Adige. La struttura, che già dal marzo 2020 è stata messa a disposizione della Provincia autonoma di Bolzano dal Ministro della Difesa per la gestione della pandemia.

Rifugiati afghani in quarantena a Colle Isarco

La base logistica dell’Esercito a Colle Isarco ospita per 10 giorni il personale afghano. Che viene assistito dalla Protezione civile della provincia di Bolzano, dalle Truppe Alpine dell’Esercito e dal personale sanitario. Sono inoltre presenti personale medico e mediatori culturali. Mentre le organizzazioni di solidarietà sul territorio si stanno mobilitando per offrire un sostegno ai rifugiati durante la permanenza.

“Vorrei ringraziare il Governo italiano e tutti gli italiani per averci aiutato ad uscire dal nostro Paese. Tutto il mondo oggi sa com’è la situazione in Afghanistan. La situazione è critica e le persone non possono vivere sotto il regime talebano. Siamo stati molto fortunati a ricevere l’aiuto dell’Esercito e del Governo italiano per uscire dal Paese e arrivare in una situazione pacifica come questa. Spero un giorno di poter tornare nel mio Paese e che lo possano fare anche gli italiani”, dice una giovane mamma mentre nel parco giochi alle sue spalle stanno giocando i bambini.

Anche in Trentino circa 110 rifugiati afghani sono arrivati questa mattina per essere accolti nella Base logistica addestrativa a Riva del Garda di proprietà dell’Esercito, dove osserveranno un periodo di quarantena al termine del quale – queste le indicazioni del Governo – saranno seguiti dal Ministero dell’Interno per tutte le procedure connesse all’accoglienza per asilo politico e per stabilire le future destinazioni.