Tamerlan Tsarnaev, “si ispirava a Doku Umarov, il Bin Laden russo”

di Gianluca Pace
Pubblicato il 22 Aprile 2013 - 14:43| Aggiornato il 8 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – I servizi segreti russi sospettano che Tamerlan Tsarnaev fosse in “contatto diretto” con i militanti islamici ceceni, probabilmente “ispirato” da Doku Umarov, leader ceceno meglio conosciuto come il Bin Laden russo. Tamerlan Tsarnaev sarebbe stato “monitorato” per 5 anni, ed era stato “sorvegliato” dalla stessa Fbi dopo una segnalazione dei servizi segreti russi. Gli stessi servizi segreti russi, come riporta il Daily Mail, “avevano avvisato l’Fbi che però, nonostante anche la madre di Tamerlan sia una leader considerata estremista, non lo ha ritenuto una minaccia da prendere in considerazione”.

Tamerlan Tsarnaev era un pugile promettente prima che un infortunio alla schiena gli troncasse la carriera. Tamerlan è stato ucciso venerdì durante uno scontro a fuoco al Mit mentre il fratello, Dzhokhar, dopo una breve fuga è stato catturato vivo. La madre, Zubeidat, ha dichiarato che la Fbi aveva paura di Tamerlan: “E’ stato sotto osservazione per 5 anni. Seguivano ogni suo passo”. Il padre,  Anzor Tsarnaev, aggiunge: “Più volte gli investigatori hanno avvertito mio figlio. Dicevano: sappiamo quello che stai tramando. Sappiamo tutto su di te”. Ma l’Fbi non ha mai trovato prove “sostanziali per collegarlo col terrorismo internazionale”.

Secondo fonti di intelligence citate dal Mail Tamerlan “era in contatto diretto con militanti islamici del Daghestan dove ha vissuto per due anni con la sua famiglia”. La teoria dei servizi segreti è questa: Dzhokhar era influenzato dal fratello maggiore Tamerlan, quest’ultimo era in contatto con Doku Umarov, l’Osama Bin Laden russo. Doku Umarov è accusato di esser stato lo stratega, la mente di diversi attentati tra cui quello alla metropolitana di Mosca del 2010.

Ad influenzare e a spingere Tamerlan Tsarnaev verso il terrorismo anche diversi episodi negativi della sua vita. Tamerlan era un pugile promettente, in molti dicono che sarebbe arrivato anche a disputare le Olimpiadi con gli Stati Uniti ma venne costretto al ritiro dopo un infortunio alla schiena. E’ stato arrestato nel 2009 per aver aggredito la ragazza, fatto che gli fece perdere la possibilità di diventare cittadino americano. Nel 2011 il suo miglior amico venne ucciso. Tornato dal Daghestan scoprì che il negozio di sua madre era stato rapinato e saccheggiato. Il padre però lo difende: “Il viaggio in Daghestan non c’entra nulla. Era andato solo a trovare alcuni parenti. So chi sono i miei figli e ho sentito solo bugie”. La madre gli fa eco: “I miei figli sono innocenti”