Terremoti, l’allarme dei geologi: “Alto rischio tsunami ad Istanbul”

Pubblicato il 12 Ottobre 2010 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA

Il ponte sul Bosforo ad Istanbul

Istanbul, la metropoli turca sul Bosforo, che con i suoi 15 milioni di abitanti è una delle città più popolate del globo, sorge in una posizione ad alto rischio di tsunami anche se venisse colpita da un terremoto di media intensità.

L’allarmante annuncio, riferito oggi, 12 ottobre, dal quotidiano turco Vatan, è venuto da una ricerca di un’équipe di geologi guidata da Matt Hornbach dell’Istituto di Geofisica dell’Università del Texas apparsa sull’ultimo numero della rivista online Nature Geoscience.

Il 17 agosto 1999 la Turchia nordoccidentale, dove si trova Istanbul, venne colpita da un sisma di magnitudo 7.4 sulla scala Richter che fece oltre 20mila vittime e centinaia di migliaia di senza tetto nelle zone circostanti la metropoli.

La ricerca di Hornbach si è basata sulle osservazioni condotte sugli effetti del terremoto di 7.0 gradi Richter che il 12 gennaio scorso colpì l’isola di Haiti, nei Caraibi, provocando una serie di devastanti tsunami.

Secondo lo studio, il rischio che si verifichi uno tsunami ad Istanbul – ma anche in località come Kingston (Giamaica) e Los Angeles – è molto più alto di quanto si sia pensato sinora in quanto tali città si trovano sulla costa e vicine (come Haiti) ad una faglia attiva definita ”con movimento orizzontale”, un tipo di configurazione geologica la cui pericolosità sino ad oggi era stata sottovalutata dagli studiosi.

Stando a Hornbach è stata osservata una grande somiglianza strutturale tra la faglia che ha provocato lo tsunami ad Haiti e la faglia dell’Anatolia settentrionale che passa sotto il Mar di Marmara in Turchia. ”La parte allarmante di tutto cio’ – conclude Hornbach – è che, con questo tipo di faglia, non occorre un forte terremoto per scatenare un forte tsunami”.