Terremoto Haiti, esperto Ingv: “A breve probabile nuova scossa violenta”

Pubblicato il 13 Gennaio 2010 - 18:55 OLTRE 6 MESI FA

Ad Haiti la terra potrebbe continuare a tremare ancora con violenza anche nei prossimi giorni. La possibilità che si verifichi «un evento sismico grande dopo un primo evento sismico analogo è molto alta, soprattutto nelle settimane immediatamente successive». A sottolinearlo è l’esperto dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Luca Malagnini, funzionario della sala sismica dell’Ingv, a proposito del terremoto devastante che ha colpito Haiti nella serata di martedì 12 gennaio, con una scossa di magnitudo 7 seguita da altre otto meno forti.

Tuttavia, ha rilevato il presidente dell’Ingv Enzo Boschi, «sono non più di una ventina le scosse così forti, ovvero di magnitudo 7 e oltre, che si registrano ogni anno nel mondo»: questi eventi non sono cioé numerosissimi, ma hanno comunque una certa regolarità.

Esiste dunque la possibilità che un’altra scossa molto forte, anche di intensità pari alla prima registratasi ad Haiti ieri, possa verificarsi: «Questo – ha spiegato Malagnini – soprattutto nelle zone circostanti l’epicentro della scossa di ieri. A rischio, perciò, le aree ad est e ovest dell’epicentro e la Repubblica dominicana». Sicuramente, ha sottolineato, «ci saranno però nelle prossime settimane e mesi delle scosse di assestamento».

La zone caraibica «é un’area molto sismica, poiché Haiti e la Repubblica dominicana si trovano su due grandi faglie, ed eventi di questo tipo – ha affermato il sismologo – non sono insoliti, anche se non sono frequenti quelli di intensità così alta; negli ultimi quaranta anni, infatti, i terremoti di magnitudo sette registrati in queste aree sono stati tre, più altri di magnitudo minore».

Sicuramente, ha quindi rilevato l’esperto, in quell’area «nei prossimi mesi sono da attendersi altre scosse di assestamento anche di magnitudo oltre il quinto grado, mentre più nell’immediato, ovvero nelle prossime settimane, potrebbe appunto verificarsi un altro evento ‘grande’ come il primo; questo perché la possibilità di un evento grande, o pari, è alta dopo un evento analogo, anche se decresce con il passare del tempo».

Ma scosse sismiche così forti sono eventi eccezionali? Solo in parte, ha chiarito Boschi: «Di scosse di tale magnitudo – ha spiegato – se ne registrano circa una ventina l’anno, soprattutto lungo le coste del Pacifico; una ventina su un totale di circa 200.000 scosse superiori a magnitudo 3 che si registrano ogni anno a livello mondiale». Ad ogni modo, ha rilevato, «nella nostre aree la magnitudo massima registrata è intorno a 7, mentre nelle zone caraibiche si rilevano magnitudo fino a 8». Il terremoto che ha devastato l’Aquila lo scorso Aprile, ha quindi ricordato il presidente Ingv, «ha avuto magnitudo 6.3, ovvero è stato 35 volte meno forte in termini di energia liberata rispetto a quello di Haiti».