Terrorismo, gli 007 algerini: “Il Sahel sarà il nuovo Afghanistan”

Pubblicato il 20 Settembre 2010 - 13:11 OLTRE 6 MESI FA

”Nel Sahel la situazione è molto delicata. Al Qaida è in posizione di forza”. Lo ha rivelato una fonte anonima dei servizi di sicurezza algerini, citata dal quotidiano L’Expression.

”E’ necessario tener conto” della forza di Al Qaida per il Maghreb islamico, ha aggiunto sottolineando che la gravità della situazione ”fa temere il peggio”.

Dello stesso parere anche altre fonti della sicurezza che seguono la situazione nel Sahel, che, scrive El Watan, temono ”una deriva pericolosa che rischia di essere irreversibile” trasformando la fascia sahelo-sahariana, al confine tra Algeria, Mali, Mauritania e Niger, in nuovo Afghanistan.

L’organizzazione terroristica starebbe infatti facendo di tutto per ”cacciare le Ong presenti, isolare la regione e trasformarla in santuario”. Inutili fino a questo momento, continua il giornale, le operazioni antiterrorismo condotte dall’esercito mauritano, operazioni destinate all’insuccesso senza un coinvolgimento degli altri paesi dell’area come Algeria e Mali.

Le due azioni condotte nel giro di due mesi dalla Mauritania ”sono state un fallimento”, precisa la stessa fonte, e hanno provocato ”da un lato gravi perdite tra i militari e dall’altro un rafforzamento delle capacità di Al Qaida nella regione”.

Una forza alimentata anche dai ”legami” tra i terroristi e il governo di Bamako, ha dichiarato un responsabile dell’Alleanza per il cambiamento (ADC) che riunisce gli ex-ribelli Touareg del Nord del Mali.

”Un tacito accordo che a permesso ai terroristi di moltiplicare i rapimenti” dando il via ad una vera e propria ”caccia ai bianchi, il cui valore commerciale e’ in continuo aumento, da parte di mercenari”. Sette ostaggi – cinque francesi e due africani – rapiti in Niger giovedì scorso sarebbero detenuti attualmente nel Nord del Mali.