Texas, prima la legge “trionfo libertà” tutti armati, poi 19 bambini ammazzati a scuola

Salvador Ramos, uccide la nonna in casa poi raggiunge una scuola e lì fucila con le sue armi 19 bambini e due insegnanti. Texas, dove da non molto festa politica per la legge "trionfo della libertà" di essere e girare armati senza limiti e controlli.

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 25 Maggio 2022 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA
Texas sparatoria bambini

Texas, prima la legge “trionfo libertà” tutti armati, poi 19 bambini ammazzati a scuola (foto ANSA)

Texas, non è di molto tempo la pubblica esultanza del Governatore (repubblicano, anzi iper repubblicano, tendenza manifesta e conclamata di ostilità anche verso il conservatorismo morbido nei confronti di ogni aspetto liberal-democratico della Costituzione Usa) per il passaggio, approvazione e instaurazione nello Stato della legge definita da lui stesso “trionfo della libertà”. Quale libertà? Di essere e girare armati senza dover esibire o essere in possesso non solo di nessuna licenza o autorizzazione ma anche nessuna registrazione o controllo. Tutti armati, tutti liberi. Un’arma portata equivale a libertà civile, questa l’equazione diventata non molto tempo fa legge nel Texas.

Un paesino nel Texas, 15 mila abitanti, 19 bambini stesi morti in classe

Un paesino nel Texas, 15 mila abitanti. Difficile che ogni famiglia non conoscesse o non fosse in relazione con la scuola dell’esecuzione di massa. Esecuzione di massa a scuola: 19 bambini sono stati stesi in classe e nei corridoi della scuola. Stesi morti, per loro proiettili e canne fumanti che sparavano proiettili. Per loro, 19 bambini e per due insegnanti. Tal Salvador Ramos dopo aver ammazzato a pistolettate la nonna a casa ha puntato la scuola, anzi i bambini. E, pistola e fucile liberamente acquistati e liberamente portati, li ha messi al servizio della sua voglia di macellare umani, possibilmente bambini.

La risposta trumpiana: armare gli insegnanti

Non è quello nel Texas il primo macello di studenti a colpi di arma libera per tutti. Trump in persona e in generale tutta l’ala repubblicana del Congresso a suo tempo fornirono indicazione contro le stragi: armare gli insegnanti in modo che potessero rispondere al fuoco del macellatore di alunni. Pur di non porre vincoli o limitazioni alla vendita, possesso, circolazione delle armi, qualunque tipo di armi (negli Usa si acquista molto facilmente un fucile d’assalto). Pur di non avere un limite nel “trionfo della libertà” di armarsi e andare armati si è suggerito e proposto che i prof si organizzino per rispondere al fuoco.

Effetti collaterali della libertà

Ora le famiglie dei 19 fucilati dalla libertà universale e assoluta di armarsi piangono i loro bambini, vivono lo strazio. E la comunità della cittadina e del Texas tutto è attonita, magari in preghiera. Dolore e cordoglio, sgomento e pietà. E come si fa a non provarli sinceramente dolore e sgomento di fronte alla strage dei bambini fucilati in classe? Ma presto gran parte della pubblica opinione del Texas e di altri Stati americani elaborerà, per così dire, il lutto e arriverà, come ha già fatto infinite volte, a considerare i bambini fucilati sul campo delle vittime, degli effetti collaterali della libertà, irrinunciabile libertà di avere un’arma personale e, se del caso, spararsi addosso più o meno reciprocamente. Sì, certo: il permanere della cultura anti statuale fin dai primi coloni che in fondo erano dei profughi-ribelli agli Stati europei di provenienza. Sì, certo: la traccia profonda dell’esperienza fondativa della “frontiera” dove l’individuo e solo l’individuo trova la sicurezza se armato. Sì, certo la peculiarità americana. Ma ormai anche e soprattutto l’ideologia del niente regole perché ogni regola viene dallo Stato e lo Stato è il potere e il potere è sempre cattivo e l’unico Stato vero e legittimo sono io…Ne sappiamo qualcosa anche noi italiani, non adiamo i giro armati di fucili ma questa ideologia nella fondina la portiamo ormai a maggioranza.