BANGKOK – E' iraniano l'uomo rimasto gravemente ferito da un ordigno lanciato da lui stesso oggi pomeriggio a Bangkok. Lo ha annunciato la polizia thailandese, che in serata ha poi arrestato all'aeroporto Suvarnabhumi i due presunti complici, di cui non è stata ancora confermata la nazionalità.
Grazie alle numerose testimonianze dirette, ha preso intanto corpo una ricostruzione ufficiale dell'accaduto. L'iraniano, identificato col nome di Saeib Morabi, è rimasto ferito mentre cercava di lanciare una bomba contro alcuni poliziotti che lo stavano inseguendo, mentre era in fuga da una precedente esplosione avvenuta nell'abitazione dove alloggiava con i due complici, e dopo aver colpito con un altro ordigno un taxi che si era rifiutato di accoglierlo a bordo già sanguinante.
All'uomo sono state amputate entrambe le gambe, e per i dottori rimane in pericolo di vita date le gravi ferite al corpo e al volto. Altre quattro persone, tutte thailandesi, sono state ferite in modo lieve. Le autorità di Bangkok non hanno ancora avanzato ipotesi circa il movente dell'accaduto, evitando di tracciare un legame con l'allarme terrorismo lanciato il mese scorso dagli Stati Uniti per i suoi connazionali nel Paese.