Thailandia: ristoratore italiano trovato morto. Viveva lì dal 1991

Pubblicato il 16 Marzo 2011 - 08:38 OLTRE 6 MESI FA

BANGKOK – Il proprietario di un ristorante italiano sull’isola thailandese di Phi Phi, Luciano Butti, originario di Montevarchi (Arezzo), è stato ucciso il 16 marzo con quattro colpi di arma da fuoco a Phuket, una delle mete preferite dei nostri connazionali in Thailandia.

La polizia thailandese ha rinvenuto il corpo a circa 200 metri dall’entrata della cascata Bang Pae, con accanto la motocicletta che Butti aveva noleggiato. Secondo il Phuket Wan, gli inquirenti sono sulle tracce di “diversi uomini” che avrebbero organizzato l’agguato.

Butti, 60 anni, originario di Montevarchi (Arezzo), viveva in Thailandia dal 1991 ed era scampato per poco allo tsunami del 26 dicembre 2004, che aveva devastato il paradiso tropicale di Phi Phi. Da quella esperienza aveva tratto un libro, intitolato “Tsunami: scusate se non sono uno scrittore ma un sopravvissuto”, devolvendo parte del ricavato ai superstiti dell’isola.

L’uomo aveva diversi interessi anche nel campo immobiliare in Thailandia, che lo portavano a dividersi tra Phi Phi e Phuket. In questo periodo, rivela il quotidiano Phuket Wan, Butti era impegnato in una causa di divorzio con la moglie thailandese, che avrebbe dovuto concludersi in aula proprio oggi.