Tierne Ewing torturata e picchiata dal marito. Arrestato e libero su cauzione, la uccide

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Settembre 2016 - 19:00 OLTRE 6 MESI FA
Tierne Ewing fa arrestare il marito che la tortura. Lui viene rilasciato e la uccide

Tierne Ewing fa arrestare il marito che la tortura. Lui viene rilasciato e la uccide

WASHINGTON – Per undici giorni Tierne Ewing, americana della Pennsylvania di 48 anni, è stata picchiata e torturata dal marito, Kevin Lee Ewing. Lui l’ha colpita con calci e pugni e con il calcio di una pistola, l’ha chiusa in un armadio, l’ha strangolata con le mani e le ha stretto una corda attorno al collo, e le ha provocato bruciature sul corpo con una candela accesa. Tierne è riuscita a denunciare tutto questo, il marito è stato arrestato ma poco dopo rilasciato dietro al pagamento di una cauzione (negli Stati Uniti che ci siano indizi di colpevolezza o meno se hai i soldi puoi uscire di galera prima del processo) e così lui, come la stessa Tierne immaginava e aveva detto anche alla polizia, l’ha uccisa.

L’uomo era stato arrestato lo scorso 8 luglio, proprio il giorno in cui la moglie era riuscita a chiedere aiuto alla polizia. Visti i segni sul corpo di Tierne, ci volle poco perché gli inquirenti potessero incriminarlo per sequestro di persona, violenze e persino minaccia terroristica, oltre ad altri reati minori. Nonostante questo, due mesi dopo l’uomo è riuscito ad uscire dal carcere: rilasciato grazie al pagamento della cauzione da 100mila dollari. Così è potuto tornare dalla moglie e completare quello che aveva solo iniziato due mesi prima.

Il 30 agosto Tierne è stata ritrovata cadavere in un fienile. Di fianco a lei, il corpo del marito, che dopo averla uccisa aveva rivolto la pistola contro di sé e si era ammazzato a sua volta.

E se la storia di Tierne è finita così, nel modo che purtroppo lei stessa temeva, sulla vicenda si è aperto un altro caso. Quello che riguarda le inefficienze della giustizia americana, in particolare nei confronti della violenza sulle donne, che negli Stati Uniti, così come in Italia, sta tornando prepotentemente alla ribalta.

La Procura generale di Washington ha aperto un’inchiesta sull’agire della polizia. Lo stesso Procuratore, Eugene Vittone, ha parlato di morte annunciata e ha accusato gli agenti di leggerezza.

Tra il 2005 e il 2015, ricorda l‘Huffington Post, 1.676 persone in Pennsylvania sono state uccise in episodi di violenza domestica. Molte delle vittime erano donne, ma nel numero sono compresi anche bambini, poliziotti, amici e collaboratori di casa. La morte di Tierne non è il primo caso di violenza domestica finita in omicidio quest’estate. Lo scorso agosto, un uomo ha ucciso la moglie e i loro tre figli proprio nel giorno in cui lei aveva deciso di lasciarlo.