“Tomba di Nefertiti vicino quella di Tutankhamon”: mistero stanza segreta nella parete Nord

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2017 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – I resti della regina Nefertiti potrebbero essere nascosti vicino alla tomba di Tutankhamon. Ne sono convinti alcuni archeologi, che supportano la tesi dello studioso americano Nicholas Reeves, il quale aveva ipotizzato la presenza di due stanze segrete nella camera funebre del sovrano egiziano, una delle quali potrebbe contenere la tomba della regina Nefertiti. A fare chiarezza sulla vicenda sarà un team di ricercatori dell’Università di Torino, a cui l’Egitto ha affidato la mappatura geofisica della Valle dei Re. Gli studiosi cercheranno di scoprire, una volta per tutte, se la parete Nord della camera funeraria di Tutankhamon può essere vuota e nascondere un accesso alla tomba mai trovata della bellissima Nefertiti. Verranno utilizzati dei georadar, che scandaglieranno la parete dove il faraone bambino è dipinto insieme col successore Ay.

Ma perché la tomba di Nefertiti potrebbe celarsi in quella di Tutankhamon? Esistono numerose teorie sulla morte e la sepoltura di Nefertiti, ma la data della sua morte e la sua mummia (così come quelle dei suoi genitori o delle sue figlie) non sono state trovate o formalmente identificate. L’ultima ipotesi è che la morte improvvisa del faraone bambino avrebbe impedito di costruire una sistemazione tutta per lui. Sarebbe stata perciò ricavata in un’anticamera della tomba di Nefertiti.

Una spiegazione definita “audace” da Franco Porcelli, docente di Fisica al Politecnico, che ha lavorato come addetto scientifico all’ambasciata italiana del Cairo dal 2007 al 2015. “Sarà un rigoroso lavoro scientifico e durerà diversi giorni, se non settimane”, ha specificato Porcelli, che ricorda: “Le analisi hanno dato risultati contraddittori e incompleti. Noi, in positivo o in negativo, chiuderemo una questione complessa”. Per l’egittologo Mamdouh Eldamaty c’è il “90 % di possibilità che la tomba abbia camere nascoste”. Trovarle, “sarebbe la scoperta del secolo”, ha sottolineato l’ex ministro delle Antichità.