Truffavano donne anziane, raggirate per milioni di dollari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Ottobre 2017 - 07:50 OLTRE 6 MESI FA
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Truffavano donne anziane, raggirate per milioni di dollari

WASHINGTON – Truffatori online che fanno sognare e poi non solo spezzano il cuore ma svuotano il conto in banca: una coppia diabolica, Ken Ejimofor Ezeah, 35 e Akunna Baiyina Ejiofor, 33 anni, di Houston sono stati condannati al carcere federale per aver fatto cadere le donne in una “trappola” romantica e poi averle raggirate per milioni di dollari.

I due malfattori utilizzavano siti d’incontri popolari, tra cui ChristianMingle.com e Match.com, per stringere amicizia e poi truffare le donne più anziane e vulnerabili, secondo i procuratori federali di Oklahoma City e una vedova è stata raggirata per più di 1 milione di dollari.

Ken Ejimofor Ezeah e Akunna Baiyina Ejiofor, lo scorso anno sono stati accusati di frode bancaria, con creazione di profili falsi: si presentavano come “Edward Peter Duffey” un immaginario consulente finanziario di Manchester, in Inghilterra. I due intrecciavano relazioni romantiche con le vittime e le persuadevano a impegnare il denaro in investimenti fasulli.

Ezeah si è dichiarato colpevole del reato, ha ammesso di aver ingannato le vittime con “affermazioni d’amore” ed è stato condannato a 11 anni di carcere federale, mentre la Ejiofor ha scelto di affrontare il processo, e ricevuto una condanna di 7 anni.

Il giudice ha anche ordinato di pagare 4.678.302 di dollari alle vittime, che tra maggio 2014 e gennaio 2016 hanno truffato in più Stati.

Ezeah e la Ejiofor in passato hanno vissuto all’estero. Ezeah era un promotore immobiliare in Nigeria e nel corso della “trappola romantica” viaggiava all’estero, scrive NewsOk.

Nel corso del processo alla Ejiofor, Ezeah ha testimoniato sostenendo che almeno altre due persone comunicavano con le vittime, chiamate “clienti” e puntavano a donne tra i 50 e 60 anni.

“Una fascia d’età a cui appartenevano le divorziate, le vedove o le donne più emotivamente disponibili”, ha detto Ezeah in tribunale.

Il ruolo della Ejiofor era quello di creare falsi profili, acquisire il numero del conto corrente bancario per i trasferimenti di denaro e telefonare alle vittime presentandosi come “Heather”, figlia del fantomatico “Duffey”.

L’avvocato difensore ha sostenuto che la Ejiofor era solo una “rotella dell’ingranaggio”, che lavorava come assistente personale di Ezeah ed era all’oscuro di tutto.

Ma nel gennaio 2016, la Ejiofor con l’FBI aveva ammesso di aver creato, ai fini della gigantesca truffa, 18 falsi profili.
Sempre secondo la difesa, in cambio del lavoro per Ezeah riceveva un piccolo stipendio ma nemmeno un centesimo di quanto arrivava dalle somme versate dalle vittime. “Nonostante la partecipazione e la conversazione con le donne, non ha mai avuto un ruolo significativo”.

Dopo aver corteggiato le utenti sul sito d’incontri, “Duffey” iniziava a parlare di denaro, informava le donne che i loro investimenti non erano sicuri e si offriva di gestire i soldi.

Per favorire l’imbroglio, le vittime erano contattate da una donna che si presentava come presidente della Securities and Exchange e le invitava a seguire i consigli di Duffey, il quale non mancava mai di spedire anche dei fiori.

La donna di Oklahoma City, caduta nella truffa, ha testimoniato al processo della Ejiofor. Ha detto di aver parlato con “Duffey”, che aveva un accento inglese.

“Era sempre gentile, se fosse stato aggressivo l’avrei respinto” e nei messaggi Duffey la chiamava “luce della mia vita, il mio angelo”.

Dopo aver trasferito il denaro in un conto a Londra, così che Duffey potesse investirlo, è stata interrotta qualsiasi comunicazione e la donna ha capito di essere stata ingannata.

Un’altra vittima di Dallas ha perso 1,1 milioni di dollari; nella Carolina del Sud una donna ha visto volar via 345.000 dollari e nel Michigan un’altra ancora è stata truffata per 215.000 dollari.

Nel gennaio 2016, l’FBI ha eseguito i mandati di cattura per la Ejiofor e Ezeah che vivevano a Houston. Un agente dell’FBI ha testimoniato che furono scoperti i cellulari e i taccuini collegati alla truffa.