Trump Covid l’ha preso così: più ti muovi più ti contagi. Sicurezza? Immaginaria

di Lucio Fero
Pubblicato il 2 Ottobre 2020 - 09:31 OLTRE 6 MESI FA
Donald Trump Covid l'ha preso così: più ti muovi più ti contagi. Sicurezza? Immaginaria

Trump Covid l’ha preso così: più ti muovi più ti contagi. Sicurezza? Immaginaria (Foto d’archivio Ansa)

Trump Covid l’ha preso così: muovendosi, frequentando gente, andando su e giù per il paese e avendo molteplici e ravvicinati contatti con persone.

Trump Covid l’ha preso così perché coronavirus obbedisce a questa regola e costante: più ti muovi e più ti contagi.

SICUREZZA IMMAGINARIA

La sicurezza, cioè la certezza, cioè misure e accortezze che diano la totale e assoluta impossibilità ad essere toccati dal virus? Immaginarie e non reali. Esiste la protezione, possibile e spesso trascurata. Ma la sicurezza, anche se spacciata come massima, non esiste. Trump Covid dovrebbe comunicare ai milioni e milioni di “riduzionisti” un chiaro, esplicito, lampante, mastodontico: Trump, Covid, se l’ha preso lui…

SE L’HA PRESO LUI…

Lui, Donald Trump, è stato in questi mesi senz’altro uno degli uomini più protetti dal contagio. Al netto della sue recitate imprudenze, alla Casa Bianca la preoccupazione e l’attenzione a tenere Trump protetto sono state massime. Eppure contagio è arrivato, per Trump e la moglie. E non è stata la vendetta del virus.

NIENTE CONTRAPPASSO

Alla notizia Trump positivo al coronavirus in molti un pensiero è scattato in automatico: ha sfidato il virus, ha detto che faceva poca paura, ha rifiutato a fasi alterne la mascherina, ha proclamato inventata vittoria sull’epidemia…e quindi ha subito la legge del contrappasso. Ma non è andata così, non va così, quel pensare automatico è un pensiero sbagliato.

Che coronavirus abbia toccato perfino Trump, sia arrivato perfino a Trump non comunica che i virus si vendicano. Coronavirus come tutti i virus non ha umori, sentimenti. Coronavirus ha caratteristiche e potenzialità. Quelle specifiche di coronavirus sono l’estrema capacità di contagiare. Attraverso ogni forma di contatto ravvicinato tra umani.

Ci piace dimenticarlo, facciamo enorme fatica a metabolizzare, accettare che più ti muovi tra la gente e più ti puoi contagiare. TRump che si prende il Covid è, per chi vuole intendere, un messaggio anche per la vita quotidiana di tutti noi. Dovrebbe risuonare nella testa di ciascuno il messaggio forte e chiaro: Trump, Covid, se l’ha preso lui…

Se l’ha preso lui, uno dei potenti più potenti e protetti della Terra, allora il “tanto a me non tocca” con cui andiamo in giro a mezza mascherina, con cui a mezza mascherina ci frequentiamo tra noi, con cui andiamo a feste e ricorrenze private (“tanto siamo tra noi”) dovrebbe immediatamente risultarci sciocco e infondato. Covid salito fino a Trump è un messaggio che dovrebbe confondere e disperdere le folle del riduzionismo.

TRUMP COVID, I DANNI

Sembra il contagio sia partito da una stretta collaboratrice, il cui nome tradotto in italiano e Speranza. Ora di speranza ce ne vuole tanta perché i danni da Covid a Trjump possono essere tanti, anzi troppi.

IL DANNO FISICO

Trump svilupperà patologia e in che forma e gravità? E se dovesse aggravarsi per settimane che ne sarà, istituzionalmente, degli Usa in campagna elettorale?

IL DANNO SOCIO ECONOMICO

Trump contagiato mette paura per instabilità minacciata, non sapere cosa succede fa danno immediato ai mercati e scava linee di danno all’economia.

IL DANNO POLITICO

Campagna elettorale presidenziale già pessima e percorsa da umori da guerra civile. Che ne sarà con Trump fermato da coronanavirus? Trump ferito susciterà compassione elettorale o al contrario la sua malattia, come che vada, verrò vissuta come suggello finale e negativo di uno e solo uno mandato presidenziale?

DANNO DA SOSPETTO

Infine da registrare un sospetto, per ora infondato, il cui solo affacciarsi dà la misura pessima appunto della vita associata, della convivenza civile oggi negli Usa: e se Trjump usasse la sua malattia per chiedere di rinviare le elezioni?