Twitter, era Musk inizia con licenziamento di metà dei dipendenti. Al via class action

L'imprenditore prevede infatti di eliminare 3.700 posti di lavoro, circa la metà della forza lavoro della società di social media, in tutto 7.500 dipendenti, nel tentativo di ridurre i costi.

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 4 Novembre 2022 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA
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Twitter, era Musk inizia con licenziamento di metà dei dipendenti. Al via class action (foto ANSA)

Comincia da oggi il brutale licenziamento di massa di metà dei 7.500 dipendenti di Twitter deciso da Elon Musk pochi giorni dopo l’acquisizione della piattaforma per 44 miliardi di dollari. Lo scrive il New York Times, che ha visionato una copia della mail inviata ai dipendenti. Il messaggio ordina loro di andare a casa e di non tornare in ufficio venerdì mentre procedono i tagli. 

Twitter, cosa è scritto nella email di licenziamento

L’email, proveniente da un indirizzo generico sotto la firma di Twitter, non parlava del numero totale di licenziamenti. “Nel tentativo di porre Twitter su un percorso salutare, attraverseremo il difficile processo di riduzione della nostra forza lavoro globale”, è scritto. “Riconosciamo che ciò avrà un impatto su un certo numero di persone che hanno dato un prezioso contributo a Twitter, ma questa azione è purtroppo necessaria per garantire il successo dell’azienda in futuro”.

Al via la class action di un gruppo di ex dipendenti 

Un gruppo di ex dipendenti di Twitter ha presentato una class action al tribunale di San Francisco contro l’azienda di Elon Musk accusandola di non aver ricevuto il preavviso di 60 giorni stabilito dalla legge e di aver appreso del loro licenziamento, ieri, quando hanno trovato i loro account bloccati. Lo riportano i media americani. In una comunicazione interna inviata ieri la compagnia di San Francisco avvertiva i dipendenti che avrebbero ricevuto una mail in caso di licenziamento. Ma molti impiegati hanno cominciato a condividere sui social media di non poter piu’ accedere ai loro account, scoprendo di essere stati cacciati.