Tylesha Griffin uccide il figlio di 3 anni: 100 frustate con cavo elettrico

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Novembre 2014 - 16:50 OLTRE 6 MESI FA
Tylesha Griffin uccide il figlio di 3 anni: 100 frustate con cavo elettrico

Tylesha Griffin uccide il figlio di 3 anni: 100 frustate con cavo elettrico

CHICAGO – Ha colpito il figlioletto di 3 anni con almeno 100 frustate uccidendolo. Tylesha Griffin, 22 anni e incinta del suo quarto figlio, ha ucciso il piccolo Donnell Coakley colpendolo prima con una cintura, poi con un cavo elettrico. Lo ha picchiato fino ad ucciderlo nella sua casa di Chicago e ha chiamato i soccorsi solo dopo aver ripulito la scena.

Federica Macagnone sul Messaggero scrive:

“Venerdì mattina la donna e il fidanzato avevano lasciato il bambino ad alcuni parenti per partecipare a un incontro con il giudice di sorveglianza dell’uomo. Alla polizia hanno raccontato che quando sono tornati a casa il piccolo era a letto, aveva del vomito intorno alla bocca e non rispondeva. Ma qualcosa nel loro racconto è stato omesso.

I due, in preda al panico, hanno atteso ore per chiamare i soccorsi, hanno pulito il piccolo e gli hanno rimboccato la coperta. Solo in tarda serata hanno chiamato il 911 per segnalare che Donnell non rispondeva. Il bambino è stato ricoverato al St Francis Hospital, dove è deceduto un’ora dopo il suo arrivo. La morte è stata classificata come omicidio dopo che l’autopsia ha stabilito che «Donnell aveva riportato ferite e subito abusi».

Gli atti giudiziari indicano che il bambino aveva un incisivo scheggiato, un’enorme ferita aperta al braccio sinistro e zone della testa in cui mancavano i capelli. Il piccolo aveva bruciature su tutto il corpo e segni intorno ai polsi che dimostrerebbero che veniva legato”.

Ora Tylesha è stata accusata di omicidio di primo grado e rimarrà in carcere fino al 26 novembre, giorno del processo. Gli altri due figli della donna sono stati dati in affidamento al dipartimento dei minori e gli agenti stanno indagando per stabilire se anche loro siano stati vittime di violenza.