Uomini delle caverne erano più vegetariani di quanto pensiamo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Dicembre 2016 - 06:32 OLTRE 6 MESI FA
Uomini delle caverne erano più vegetariani di quanto pensiamo

Uomini delle caverne erano più vegetariani di quanto pensiamo (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Gli uomini delle caverne, erano più vegetariani di quanto si pensasse. Gli scienziati hanno infatti scoperto che si nutrivano non solo di animali ma anche di vegetali.

Quando si sente la parola “paleo” cosa viene in mente? Alla maggior parte delle persone proteine, carne, pesce, caccia e uomini delle caverne. Ma, recentemente, alcuni scienziati hanno scoperto che i primi ominidi, o coloro che consideriamo i più antichi antenati del genere umano, si nutrivano anche di vegetali.

Nel corso di alcuni recenti scavi archeologici nella Valle di Hula in Israele, alcuni scienziati della Hebrew University and Bar Ilan University hanno trovato antiche prove botaniche di 55 specie di piante commestibili, semi, frutta, noci, foglie, steli, radici e tuberi.

“I risultati cambiano le precedenti nozioni sulla dieta paleo e fanno luce sulle capacità degli ominidi di adattarsi a nuovi ambienti e sfruttare diverse piante, facilitando così l’espansione della popolazione, la sopravvivenza e la colonizzazione oltre l’Africa”, hanno scritto i ricercatori nella loro relazione, pubblicata sul Proceedings of the National Academy of Sciences.

Tra le varie scoperte, c’è un piccolo seme d’uva (circa 1 millimetro), che si ritiene sia stato lasciato sul terreno circa 780 mila anni fa; è stato trovato nell’antico sito Stone Age in Israele sul litorale del lago di Hula, che risale alla cultura Acheuleana (paleolitico inferiore). Le piante indicano una ricca dieta vegetariana di cui beneficiavano i nostri antenati per integrare i cibi a base di carne.

“Questa regione è nota per la ricchezza di piante, ma quello che ci ha sorpreso sono state le fonti di cibo vegetale provenienti dal lago. Abbiamo trovato più di 10 specie esistenti in epoca preistorica, e oggi non più presenti, come ad esempio due tipi di castagne d’acqua, di cui sette erano commestibili”, spiega Yoel Melamed della Faculty of Life Sciences alla Bar Ilan University.