Crisi Usa, gli americani si sfogano con gli intervistatori del censimento

Pubblicato il 20 Giugno 2010 - 21:05 OLTRE 6 MESI FA

La rabbia repressa degli americani trova sfogo contro chi raccoglie i dati del censimento. Gli intervistatori sono stati vittima di quasi 400 episodi di violenza: in 12 casi sono stati presi a colpi di arma da fuoco (a Baltimora un intervistatore è stato ucciso con sette colpi di pistola).

Tra i 379 episodi di violenza finora registrati dalle autorità contro gli incaricati della raccolta dei dati figurano aggressioni con mazze da baseball, asce, martelli e archi con le frecce. Un intervistatore in Texas si è visto lanciare contro un tavolo da giardino. Diversi proprietari di casa hanno aizzato i cani contro gli intervistatori (uno di loro ha perso l’uso di una mano a causa dei morsi ricevuti). In 83 casi gli incaricati del censimento sono stati presi a pugni o spintoni.

“C’é tanta rabbia e tanta amarezza tra gli americani per la perdita dei posti di lavoro e del possesso delle case – afferma Douglas McDonald, un intervistatore della Florida che ha avuto la sua parte di problemi – Non amano il governo. E vedono negli incaricati del censimento un simbolo della intrusione del governo”.