Per il secondo anno consecutivo aumentano del 20 per cento gli episodi antisemiti in California. E’ ciò che emerge da un rapporto diffuso dall’Anti-Defamation League, nel giorno in cui i media americani tornano sulle scuse del regista Oliver Stone per le sue dichiarazioni riguardanti Hitler e la lobby ebraica.
Intervistato dal Sunday Times, il regista di Wall Street, aveva denunciato ”il dominio ebraico sui media e sulla politica estera americana”.
Quindi aveva detto che ”Hitler aveva ricevuto un grande supporto dagli industriali americani e francesi” e che ”aveva ucciso più russi che ebrei”. Frasi duramente criticato da moltissime associazioni, tanto che Stone e’ stato costretto a rettificare e scusarsi.
”Parlando delle atrocità commesse dai tedeschi durante la guerra – ha spiegato il regista – ho fatto un paragone maldestro tra quei fatti e l’Olocausto. Di questo mi pento e mi scuso”.
Tornando alla California in molti casi insegnanti delle scuole medie inferiori hanno trovato svastiche disegnate sulla porta della classe e minacce razziste. ”Non si tratta necessariamente di ragazzi politicamente consapevoli del loro estremismo. Spesso – racconta Amanda Susskind, dirigente locale della Adl – sono gesti compiuti solo per sentirsi più sicuri di sé. Purtroppo oggi l’odio è di moda”.
Accanto alle scritte, aumentano anche i casi di vera e propria violenza. A rafforzare questo fenomeno nel corso degli ultimi due anni, conclude Susskind, la convergenza di diversi fattori come l’elezione di Barack Obama e l’operazione militare israeliana nella striscia di Gaza. Infine, in questi tempi di crisi, anche l’arresto e la condanna del finanziere ebreo, grande truffatore Bernard Madoff.
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