Usa: l’arresto della figlia del viceconsole indiano diventa un caso diplomatico

Pubblicato il 18 Giugno 2011 - 20:28 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – La ragazza indiana Krittika Biswas è stata espulsa dalla sua scuola di New York, arrestata e trattenuta in carcere per più di 24 ore per aver mandato delle mail offensive al suo insegnante. Il fatto risale allo scorso febbraio ma ha scatenato un caso diplomatico tra India e Usa che dura tuttora. La ragazza infatti è la figlia del viceconsole indiano a New York, che adesso chiede 1,5 milioni di dollari di danni.

“Eravamo consapevoli della sua condizione – dice il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Mark Toner – ma un membro della famiglia di un funzionario consolare presso il consolato indiano di New York non gode dell’immunità dalla giurisdizione penale ai sensi del diritto internazionale”.

Alla domanda sul perché Biswas non fosse stata rilasciata il giorno stesso dell’arresto, il portavoce ha spiegato: “Penso che le fu concesso di chiamare la sua famiglia e suo padre. Le è stato permesso di contattarli ma alla fine è stata trattenuta solo per una notte e poi rilasciata la mattina successiva”.