Usa, attivisti omosessuali attaccano Obama: si velocizzino le norme sui gay nell’esercito

Pubblicato il 20 Aprile 2010 - 23:58 OLTRE 6 MESI FA

Nonostante le sue politiche pro-gay, Barack Obama è stato attaccato ieri da alcuni attivisti omosessuali mentre si trovava impegnato in una campagna per la raccolta di fondi a favore della senatrice Barbara Boxer.

Nel mirino dei manifestanti la revoca della politica del “don’t ask, don’t tell” (“non si chiede, non si rivela”) nell’esercito. Per i gay l’abrogazione di questa norma non procede abbastanza velocemente. Gli attivisti hanno chiesto urlando a Obama che cosa stesse facendo effettivamente per abrogare la regola secondo cui gli omosessuali possono arruolarsi solo a patto che non rivelino il loro orientamento sessuale, politica varata da Bill Clinton nel 1993.

Il presidente ha detto che sta facendo il possibile per archiviare il “don’t ask don’t tell” e ha consigliato ai manifestanti di urlare contro coloro che invece si oppongono all’abrogazione. Obama sta spingendo il congresso a mettere fine alla regola che discrimina i gay nell’esercito ma i vertici militari frenano.

Obama pochi giorni fa ha anche ordinato agli ospedali del Paese di estendere ai partner omosessuali tutti i diritti di cui godono i coniugi, come la possibilità di visitare e assistere il proprio partner ricoverato e decidere sui trattamenti medici.

Anche in questo caso però i gay hanno chiesto al presidente di fare di più per la comunità gay. E’ soprattutto la legalizzazione del matrimonio che a loro preme. Per ora sono cinque (massachusetts, connecticut, iowa, vermont, new hampshire e district of columbia) gli stati che hanno legalizzato le nozze tra partner dello stesso sesso.