Miami, ponte pedonale crolla su strada a sei corsie: 6 morti e 9 feriti FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2018 - 19:40| Aggiornato il 16 Marzo 2018 OLTRE 6 MESI FA
Le prime immagini

Le prime immagini

MIAMI – Un ponte pedonale è crollato a Miami collassando su una strada a sei corsie e schiacciando alcune delle auto che erano in transito.

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Diversi i morti. Secondo la polizia stradale della Florida, ci sono sei morti e nove feriti, fra cui alcuni gravi.

Il ponte si trova nel campus principale della International University di Miami. La struttura, del peso di 950 tonnellate (53 metri di lunghezza, 9 di larghezza ), era stata appena installata e inaugurata lo scorso sabato.

Le immagini aeree mostrano i primi soccorritori sulla scena del disastro mentre cercano di aiutare le vittime e individuare le persone sotto le macerie. Nel crollo sono rimasti schiacciati cinque o sei autoveicoli. Una sezione del ponte era stata chiusa all’inizio del mese per dei lavori. È il Miami Herald, in particolare, a twittare gli aggiornamenti. “I lavoratori edili – riferisce in un tweet la cronista Monique O. Madan – mi dicono che è un ‘fallimento ingegneristico’. Dicono che le vittime non sono state confermate perché nessuno è stato in grado di arrivare sotto il ponte per scoprirlo”.

L’opera, che fa parte del campus, è costata, secondo quanto scrive la Cnn, 14,2 milioni di dollari finanziati dal Dipartimento dei trasporti.

Come una scossa di terremoto: così alcuni dei testimoni raccontano il crollo. Saranno ora le indagini a stabilire i motivi che hanno portato al collasso di questo gigante lungo oltre 50 metri e largo quasi dieci metri, sotto le cui macerie ci sarebbero i resti di diversi veicoli che non hanno avuto scampo. Ironia della sorte, il ponte era stato progettato e finanziato dopo che lo scorso anno uno studente aveva perso la vita attraversando proprio quel tratto di strada, la Southwest 109th Avenue che unisce il centro di Miami alla zona delle Everglades. Un tratto trafficatissimo e su cui spesso le auto passano a gran velocità. Si pensò allora di collegare l’ingresso settentrionale del campus universitario con Sweetwater, alla periferia di Miami, il centro abitato più vicino. Una svolta per la vita degli oltre 4 mila studenti che popolano l’ateneo, molti dei quali stranieri.

Difficile dalle prime ricostruzioni capire le cause del disastro. Se siano legate a un difetto strutturale dell’opera o se piuttosto ad un errore nella fase di installazione della struttura. Un’inchiesta è stata già aperta dalle autorità cittadine e della contea di Miami-Dade. Sotto accusa in particolare potrebbe finire il sistema innovativo utilizzato per costruire il ponte, denominato Accelerated Bridge Construction: un metodo di costruzione – spiegano i media locali – grazie al quale si riducono i potenziali rischi per i lavoratori, per i pedoni e si riducono al minimo le interruzioni del traffico.

Sul posto è arrivato insieme al resto delle autorità anche il governatore della Florida Rick Scott che si è messo a disposizione per coordinare i soccorsi. Anche il presidente americano Donald Trump è stato subito informato dei fatti, assicurando immediatamente aiuti federali se necessario. Intanto, anche se in questo caso si è trattato del cedimento di un manufatto nuovo di zecca, inevitabilmente riparte il dibattito a livello nazionale sull’inadeguatezza delle infrastrutture in tutta l’America. Inadeguatezza alla quale Trump ha più volte promesso di voler rispondere con un piano da 1.700 miliardi di dollari.