Usa, espulsi 21 cadetti sauditi dopo sparatoria a base della marina di Pensacola

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2020 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA
Usa, espulsi 21 cadetti sauditi dopo sparatoria a base della marina di Pensacola

Vista aerea della base militare di Pensacola in Florida (Foto Ansa)

MIAMI – Gli Stati Uniti hanno deciso di espellere 21 allievi militari sauditi in seguito alla sparatoria dello scorso mese alla base aeronavale di Pensacola, in Florida, dove un giovane ufficiale dell’aviazione militare di Riad ha ucciso con una pistola tre marinai ferendone altri otto, prima di essere eliminato dalla polizia. Lo ha annunciato il procuratore generale Usa William Barr, definendo l’episodio un “atto di terrorismo”.

Mohammed Saeed Alshamrani, autore della strage, è stato spinto da “ideologia jihadista”, ha precisato Barr. “Durante l’inchiesta interna del Pentagono – ha detto – abbiamo appreso che il killer aveva pubblicato un messaggio l’11 settembre affermando: Il countdown è iniziato”. 

Alcuni degli allievi sauditi in questione sono sospettati di avere connessioni con movimenti estremisti, poiché in possesso di account social con contenuti jihadisti o anti-americani, ma non sono emerse prove di loro coinvolgimenti con gruppi terroristici. Altri sono accusati di possesso di materiale pedopornografico. Nessuno di loro invece è sospettato di complicità nella strage di Pensacola, anche se tre di loro avevano filmato l’attacco.

La sparatoria all’interno di una delle più importanti basi americane per l’addestramento aveva suscitato forte allarme, mettendo nuovamente a dura prova i difficili rapporti tra Washington e Riad e aprendo nuovi interrogativi sui controlli da ambo le parti del background degli studenti in training negli Usa. Soprattutto dopo la scoperta che l’autore, Mohammed Saeed Al Shamrani, si era radicalizzato sin dal 2015, postando su Twitter prima di entrare in azione un ‘testamento’ con una citazione del defunto capo di Al-Qaeda Osama bin Laden e un manifesto contro gli Usa “nazione del male” per le sue politiche contro i musulmani e a favore di Israele.

L’attacco era stato quindi classificato come “atto terroristico” e il Pentagono aveva avviato uno screening su tutti gli 850 allievi sauditi presenti nelle basi Usa, sospendendone l’addestramento operativo. L’Attorney general Barr ha inoltre rinnovato la richiesta ad Apple perché sblocchi gli iPhone dell’ufficiale. Finora la società di Cupertino, ha aggiunto, non ha fornito concreta assistenza. 

Fonte: Ansa