Usa. Ex-trader di Wall Street vince milioni di dollari giocando a poker

Pubblicato il 14 Giugno 2012 - 14:02| Aggiornato il 5 Luglio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Torneo di poker a Las Vegas

LAS VEGAS, STATI UNITI – Andy Frankenberger, ex trader di Bnp Paribas a Wall Street, guadagnava molto bene e non avrebbe mai pensato di lasciar il suo lavoro. Fino a quando è arrivata la crisi economica.

I licenziamenti sono cominciati a fioccare e lui ha pensato di giocare d’anticipo. Si è preso la sua liquidazione e, come tanti altri,ha lasciato la finanza alla ricerca di un cambiamento. E lo ha trovato nel poker.

Sebbene l’uomo, 39 anni, non avesse giocato che di tanto in tanto con gli amici, la sorte ha voluto che e’ diventato un vero campione, tanto da battere Phil Ivey, che e’ considerato il migliore giocatore al mondo, e portarsi casa il trofeo del World Series of Poker di Las Vegas, oltre ad una vincita di 450.000 dollari.

Ma i critici – a Las Vegas il poker è un business molto serio – hanno subito avuto a che dire, affermando che Frankenberger non è stato solo baciato dalla dea bendata. 

Lo ha spiegato lui stesso. ”Durante una mano chiave del torneo – ha raccontato Frankenberger al Wall Street Journal – avevo un full servito, ma ho deciso di non scoprirlo perche’ avevo intuito che il mio avversario poteva contare su un punteggio piu’ alto”.

”Non e’ stata fortuna – ha spiegato – ma gestione del rischio, proprio come si fa in finanza. E io ci sono abituato”. Frankenberger non e’ l’unico ex operatore di borsa ad essersi avvicinato al tavolo da poker. Durante i tornei a cui sta partecipando ha incontrato numerosi ex colleghi di Wall Street che hanno avuto la sua stessa idea. Da quando, all’inizio della crisi economica, ha comincisato a sedersi in tanze piene di fumo e di whisky ha vinto due milioni e mezzo di dollari.

”Certo, a volte si vince e a volte si perde, proprio come in borsa”, ha detto uno degli ex-traders diventati pokeristi, ”ma tutto sommato è un lavoro che rende bene, ed è sempre meglio che vendere hot dogs sulla Fifth Avenue”.

In molti si chiedono se per gli ex-traders si tratti solo di un caso, o se c’e’ una vera affinita’ tra le loro trascorse professioni, tanto da trasformare i ”masters of the world” della finanza in assi del poker.