Usa. Il pastore Terry Jones voleva bruciare 3 mila copie del Corano, arrestato.

Pubblicato il 13 Settembre 2013 - 14:18 OLTRE 6 MESI FA
Terry Jones

Terry Jones

GAINSVILLE, STATI UNITI – USA – Terry Jones, il pastore protestante ultraconservatore della Florida gia’ noto per aver bruciato il testo sacro ai musulmani nel 2011 provocando violenze e morti in Afghanistan, stava ora per dare alle fiamme quasi 3.000 copie dello stesso Corano. Esattamente 2.998 copie, uno per ogni vittima dell’attacco terrorista alle Torri gemelle dell’ 11 Settembre 2001: ma questa volta, il predicatore estremista e’ finito in manette insieme al suo fedele assistente Marvin Sapp.

Annunciata l’intenzione piromane sul suo stesso sito web, Jones – 61 anni, capo della congregazione ‘Dove World Outreach Center’ di Gainesville in Florida – e’ stato intercettato dalla polizia locale a Mulberry. Mentre guidava insieme a Sapp un furgoncino con a bordo un grill pronto a dare alle fiamme i corani, quasi 3.000 copie del libro sacro gia’ ben imbevute di cherosene e un’arma da fuoco. Jones aveva intenzione di allestire il rogo al parco di Tampa Bay, ma lo sceriffo Grady Judd della contea di Polk lo ha arrestato con due incriminazioni: trasporto illegale di combustibile, e trasporto illegale di arma da fuoco.

”Gli abbiamo detto che aveva il diritto di parlare liberamente – ha spiegato lo sceriffo – e abbiamo incoraggiato il pastore ad andare al parco e dire cio’ che voleva, protetto dal primo emendamento della Costituzione sulla liberta’ di parola. Ma gli abbiamo anche detto che non poteva andare nella contea di Polk per violare la legge bruciando tremila copie del Corano, il che nel medioriente sarebbe stato come far eslodere ua bomba atomica”.

Terry Jones non è nuovo a dimostrazioni provocatorie di questo tipo, Jones minaccio’ senza poi farlo, di dare alle fiamme il Corano per protesta contro l’ipotesi di costruzione di una moschea vicino al World Trade Center nel 2010. Ma un anno dopo, nel marzo 2011 Jones mise realmente al rogo il Corano, scatenando proteste e violenze in Afghanistan che portarono alla morte di oltre una dozzina di persone alla base di Mazar-i-Sharif.

Il religioso minaccio’ di ripetere il gesto in varie occasioni e a fare pressioni su di lui intervennero in passato addirittura lo stesso presidente Barack Obama ed il Pentagono. Cio’ costo’ ad Obama una minaccia di impiccagione, non per il Corano, ma per le nozze gay. Jones, che vi era inesorabilmente contrario, appese davanti alla porta della sua chiesa una effige del presidente con il cappio al collo per protestare contro le aperture di Obama ai diritti delle coppie omosessuali.