Usa. Il legale della mafia diventato ricco, beccato fa la spia

Pubblicato il 22 Marzo 2010 - 16:29 OLTRE 6 MESI FA

Scott Rothstein

Tredici tra appartamenti e residenze, compresa la comproprietà di Casa Casuarina, la villa una volta appartenuta a Gianni Versace, 24 tra Ferrari (5 esemplari), Bugatti (2), Lamborghini (3), Bentley e Rolls Royce, più «qualche» Harley,  uno yacht da 5 milioni di dollari, un aereo privato parcheggiato a Fort Lauderdale. Lo chiamano il Madoff della mafia, ma è un “semplice” si fa per dire, avvocato di grido dei ricconi americani che spesso non vogliono comparire, o perché troppo buoni o perché immischiati in cose losche.  Si chiama  Scott Rothstein, 47 anni, nato nel Bronx ma cresciuto in Florida, che ha fregato tutti intascando 1,6 miliardi di dollari, riciclando denaro sporco.

Beccato con le mani nel sacco Rothstein, che non aveva giurato con la vita fedeltà alla mafia, ha spifferato tutto e ha accettato di collaborare con l’Fbi. I federali lo hanno usato per arrivare a Roberto Settineri, mafioso italiano trapiantato a Miami. Scott è andato dal boss e gli ha chiesto un aiuto per riciclare del denaro. Settineri ha accettato. Peccato per lui che l’avvocato avesse un registratore nascosto sotto la camicia. E una settimana fa l’Fbi e la polizia italiana hanno chiuso la partita e le manette.

Rothstein, che dovrebbe essere ancora in carcere, ha cambiato nome e quando uscirà dovrà vivere sotto protezione. Addio ad agi e beni di lusso, chissà se la moglie Kimberly Ann Wendell, 36 anni, sarà capace di vivere senza per amore.