Usa. Il tasso di omicidi a Chicago è superiore a quello di Kabul

Pubblicato il 29 Giugno 2012 - 13:17| Aggiornato il 11 Luglio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Polizia sulla scena di una sparatoria tra bande rivali

CHICAGO, STATI UNITI – Negli anni venti, durante il proibizionismo, il dominio di Al Capone su Chicago era pressochè incontrastato e i morti per le strade non sorprendevano più nessuno. Città adottiva del presidente Barack Obama, Chicago era una città pericolosa e lo è diventata nuovamente.

Gli omicidi sono aumentati del 38% rispetto al 2011, e secondo i dati forniti dal ministero della Difesa e dall’FBI la metropoli dell’Illinois è più pericolosa di Kabul. Mentre infatti i morti tra i soldati americani in Afghanistan dal 2011 sono stati all’incirca 2.000, nello stesso periodo in Afghanistan sono state uccise oltre 5 mila persone. Il tasso di omicidi è attualmente quattro volte quello di New York e il doppio di quello di Los Angeles.

Un incubo per i cittadini, oltre che una brutta gatta da pelare per il sindaco Rahm Emanuel, ex braccio destro di Obama, che della sicurezza ha fatto uno dei punti cardine del suo programma. Anche perche’ in altre citta’ americane, da Los Angeles a New York, il numero degli omicidi e’ in netta discesa. A Chicago i crimini violenti sono invece diventati un’ emergenza quotidiana, la loro riduzione ormai una priorita’ assoluta.

Tanto che il primo appuntamento mattutino del sindaco non riguarda l’aggiornamento sul bilancio o una nuova proposta normativa, ma l’e-mail inviatagli dal Dipartimento di Polizia che elenca i reati commessi durante la notte appena conclusa. Dall’inizio dell’anno al 17 giugno 2012, riferisce il New York Times, a Chicago sono state uccise 240 persone, 66 in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2011. Sparatorie e omicidi hanno lasciato le cicatrici piu’ profonde soprattutto nei quartieri poveri, collocati nella parte sud e ovest della citta’, ma neppure le zone abitate dai piu’ ricchi sono immuni.

Solo negli ultimi giorni infatti e’ stata riportata la notizia di scontri mortali avvenuti nel Magnificent Mile, la centralissima area dello shopping, e nei pressi del Lincoln Park Zoo. ”Il nostro problema sono le gang di criminali, soprattutto in determinate parti della citta’, ma non verremo meno alla responsabilita’ di assicurare ai residenti un’adeguata qualita’ della vita”, ha detto non verremo meno Emanuel.

La composizione delle bande e’ cambiata nel corso degli anni, registrando una frammentazione dei gruppi piu’ numerosi in centinaia di piccole gang con alleanze diverse e mutevoli. Cosdì – come conferma la polizia – il loro numero negli ultimi due anni e’ cresciuto da 500 a 600. Come nella maggior parte delle metropoli americane, anche a Chicago comunque il numero degli omicidi e’ sceso in maniera enorme rispetto ai primi anni Novanta, quando ogni anno venivano ammazzate in media circa 900 persone (ora la media e’ circa di 400 morti).

Ma non e’ abbastanza. E i critici biasimano le scelte del sindaco in materia di bilancio, che a causa della crisi economica hanno visto una riduzione di 67 milioni di dollari delle spese per la polizia. A loro parere si tratta di decisioni che, almeno in parte, spiegano la nuova impennata della criminalità.