Usa, maestra critica gli alunni su Facebook: sospesa

Pubblicato il 3 Aprile 2011 - 17:33 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Scrivere liberamente su Facebook ai propri amici può costare caro. E negli Stati Uniti può anche succedere che uno rischi di rimetterci anche il lavoro. E’ capitato a una maestra elementare di una scuola di Paterson, in New Jersey, sospesa dal suo preside per aver criticato on-line i suoi alunni. La donna, di cui ancora non si conosce il nome, tempo fa ha comunicato sul noto social network di ‘sentirsi un guardiano che passa tutto il giorno a badare a futuri criminali”. La frase, che era destinata ai suoi ‘amici di Facebook’, in qualche modo, è stata letta dai genitori dei suoi allievi che, imbufaliti, hanno reagito immediatamente chiedendone il licenziamento.

Ora l’intera vicenda è passata nelle mani del giudice. Terry Corallo, la portavoce del distretto scolastico, ha confermato che in attesa che il Tribunale dica la sua, la docente è stata sospesa dall’incarico. Ovviamente la vicenda sta spaccando in due la comunità: Nancy Oxfeld, la legale della maestra, ha criticato duramente la scelta di sospenderla dal lavoro: ”La mia assistita ha espresso i suoi giudizi durante il suo tempo libero, esclusivamente ai suoi amici. Se i genitori sono tanto preoccupati dei loro bimbi – sostiene l’avvocato – allora pensassero di più a come si comportano in classe, non a cosa dice la maestra nella sua vita privata”.

Ma è proprio questo il punto, la questione che ancora nessuno ha risolto in modo definitivo: quanto appartiene alla ‘privacy’ tutto ciò che uno scrive su Facebook? Irene Sterling, la presidente di un gruppo di volontari che appoggiano le scuole locali, si schiera a favore dei genitori: ”E’ orribile che una maestra pensi e scriva queste cose sui suoi alunni. E poi tutti sanno che le cose scritte su Facebook alla fine finiscono per essere di dominio pubblico, conosciute da tutti, non solo dai genitori. E pensiamo a cosa sarebbe potuto succedere se gli stessi studenti avessero scoperto da soli cosa la loro maestra pensa di loro. Sarebbe stato un trauma molto negativo”.

Ma la storia di questa maestra, non è un episodio isolato, in questa circoscrizione scolastica considerata tra le peggiori della East Coast. Un’ altra insegnante, ma stavolta di un Liceo della stessa zona, tempo fa e’ stata cacciata per aver definito sempre su Facebook, i suoi allievi ”strafottenti, menefreghisti, pigri e piagnoni”. Jonathan Zimmerman, uno studioso dei problemi della scuola alla New York University, ha esortato tutti coloro che lavorano a fianco di minori a mantenere un alto tasso di riservatezza. ”Paragonerei questi insegnanti a un dottore che si mette a parlare ad alta voce dei suoi pazienti in un treno affollato. Credo che chi ha una responsabilità legata alla sua professione, come lo sono i docenti, sia chiamato a un dovere di discrezione”. E questo, secondo il suo giudizio, vale anche su Facebook.