Siria, gli Usa mostrano le prove: “Ma non sarà un altro Iraq”

Pubblicato il 30 Agosto 2013 - 19:29 OLTRE 6 MESI FA

kerryROMA – Gli Stati Uniti mostrano le prove sui gas chimici usati dalla Siria. Ma, avverte il segretario di Stato John Kerry, gli Usa non vogliono un nuovo Iraq. La decisione del presidente Obama non somiglierà quindi a quella presa in Libia o in Iraq  o in Afghanistan. In Siria non manderanno soldati. Avanti contro chi ha usato armi chimiche, e le prove in mano a Washington portano ad Assad, ma soprattutto per via diplomatica. Il segretario di Stato Usa John Kerry annuncia alla nazione quella che è in sostanza una rinuncia alla guerra combattuta. Kerry parla di prove. In Siria i dati sono chiari, parlano da soli circa la colpevolezza di Assad. “Ma il governo degli Stati Uniti deve confrontarsi con gli americani prima di decidere se intervenire o no”, dice inizialmente sapendo che gli americani, sondaggi alla mano, non vogliono una nuova guerra.

Kerry specifica: la Siria non sarà un nuovo Iraq. Le prove della colpevolezza di Assad saranno rese note ai membri del Congresso americano ma non divulgate. “Quello che possiamo dire è che il regime di Assad ha il programma chimico più impegnativo del Medio Oriente. E sappiamo che Assad ha usato le armi contro il proprio popolo”.

“Sappiamo che regime siriano era nella zona degli attacchi del 21 agosto già giorni prima, sappiamo da dove sono stati lanciati i missili, da dove sono partiti, a che ora sono arrivati a destinazione. Sappiamo che sono partiti da zone controllate dal regime e che hanno colpito zone in mano ai ribelli. Abbiamo visto, come tutti, le vittime, i morti. Sono 1429 le vittime di gas chimici, tra cui 426 bambini”.