New York: tassisti truffatori, 633 licenze revocate

Pubblicato il 15 Maggio 2010 - 17:28 OLTRE 6 MESI FA

Giro di vite a New York contro i tassisti truffatori: il comune si prepara a revocare 633 licenze ad autisti di ‘autogialle’ che per due anni hanno fatto la cresta tarando il tassametro per corse in città con la tariffa extraurbana, il doppio della media a Manhattan. Una truffa stimata sul’ordine di oltre un milione di dollari a carico dei consumatori.

L’azione disciplinare è il frutto di una inchiesta della Taxi and Limousine Commission, che ha evidenziato come decine di migliaia di tassisti (sui 50 mila che guidano in città) avevano modificato il tassametro facendo pagare ai clienti più del dovuto.

Anche se molte di queste modifiche sono probabilmente state involontarie, la Commissione ha scoperto dati sorprendenti: 88 tassisti hanno truffato i propri clienti almeno 500 volte, altri 545 tra 50 e 499 volte. La Commissione ha rilevato che, in totale, sono stati 21.819 i conducenti che hanno applicato tassi più alti, in genere per 4-5 dollari in più, per ben 286 mila corse. Alcuni hanno incassato più del dovuto una sola volta, altri sono stai recidivi.

L’inchiesta era partita l’anno scorso, quando si era scoperto che un tassista di Brooklyn, Wasim Khalid Cheema, aveva frodato ben 574 passeggeri nell’arco di un solo mese garantensi nell’arco di sei mesi un guadagnetto extra di 40 mila dollari. La licenza di Cheema è già stata revocata.

La taxi-truffa era passata inosservata per anni, ma adesso se ne sta occupando anche la procura di Manhattan. “Questi autisti si sono approfittati della fiducia del pubblico”, ha commentato David Yasski, il presidente della Taxi and Limousine Commission, impegnandosi solennemente a che ‘non succeda piu’.

Sono già state prese alcune misure: da quando in marzo sono emersi i particolari della frode, sullo schermino tv affisso davanti al sedile posteriore un segnale sonoro avvisa quando scatta la tariffa extraurbana.

La revoca delle licenze deve adesso essere confermata dal comune dopo una valutazione dei dati dell’inchiesta: interesserà in prima battuta i tassisti indiziati per aver truffato oltre 50 volte tra gennaio 2008 e febbraio 2010. A quanti invece hanno frodato tra 10 e 50 volte sarà offerta l’opzione di pagare una multa. Il comune ‘processerà’ tutti gli altri caso per caso.