Usa, Robert Bales confessa: “Io autore della strage di Kandahar”

Pubblicato il 5 Giugno 2013 - 20:41 OLTRE 6 MESI FA
Usa, Robert Bales confessa: "Io autore della strage di Kandahar"

Robert Bales (Foto Lapresse)

WASHINGTON – Robert Bales ha confessato: l’11 marzo 2012 nella provincia di Kandahar premette il grilletto e uccise sedici civili afgani inermi, tra cui donne e bambini. La peggiore strage compita dall’esercito americano in Afghanistan.

Più che una confessione, quella del sergente Bales, 39 anni, è stata la diligente conferma di quanto contenuto in un rapporto dettagliato su quanto accadde quella notte. Un “compromesso” per evitare la pena di morte. 

La sua confessione dovrà essere “approvata” dal giudice che presiede la corte, il colonnello dell’esercito Jeffery Nance. A lui spetta stabilire  se l’imputato ha fornito un completo resoconto dell’accaduto, se comprende la portata di quanto ha detto e soprattutto se accetta le conseguenze delle sue azioni. Poi, in agosto, la Corte Marziale pronuncerà la sentenza. Se sarà ergastolo Bales un giorno potrebbe chiedere la libertà sulla parola. rola.

Durante l’interrogatorio Bales ha ripercorso quella notte di marzo. Ha raccontato di aver lasciato la propria postazione, di notte, per andare in due villaggi vicini. Entrato nelle case, armato di una pistola, un fucile automatico e un lanciagranate, “ho realizzato l’intenzione di uccidere le vittime. Senza alcuna legale giustificazione, signore. Mi sono chiesto un milione di volte perché lo avessi fatto. Non esiste nessuna valida ragione in questo mondo che possa giustificare le cose terribile che ho fatto”.

Per la commissione di inchiesta afgana, però, Bales non avrebbe agito però da solo, ma insieme ad altri soldati americani. Alcune vittime sarebbero inoltre state stuprate da soldati americani prima di essere uccise.

La difesa ha sempre sostenuto che l’eccidio sia stato provocato da abuso di alcol e droga e dallo stress da guerra. In particolare sostiene che Bales soffra di un disordine da stress post-traumatico per una lesione cerebrale già prima della sua ultima ricollocazione in Afghanistan.

Quella notte di marzo Bales lasciò per due volte la sua postazione. Al ritorno dalla sua prima “ricognizione”Avrebbe detto a un commilitone: “Ho appena sparato a un po’ di persone”.